Smog inquinamento auto

Le auto ibride inquinano quasi quanto quelle a benzina: studio raccapricciante

User avatar placeholder

7 Novembre 2025

Uno studio nel cuore dell’Europa svela la realtà agghiacciante. Inquinano anche loro, forse anche più delle auto termiche!

Uno studio recente di Transport & Environment o T&E lancia un allarme significativo sulle reali emissioni delle auto ibride plug-in note come PHEV in Europa. Contrariamente a quanto dichiarato e certificato dai costruttori, i veicoli ibridi plug-in inquinano quasi quanto le automobili a benzina tradizionali. L’analisi, basata su dati raccolti da 800 mila veicoli immatricolati nell’Unione Europea tra il 2021 e il 2023, rivela che le emissioni di CO2 delle PHEV sono cinque volte superiori rispetto a quanto riportato nei libretti di circolazione.

Le auto ibride plug-in sono spesso presentate come un compromesso efficace nella transizione verso una mobilità più sostenibile, combinando un motore elettrico con uno termico come benzina o diesel. Tuttavia, lo studio di T&E indica che, nella pratica quotidiana, il motore a combustione interna è utilizzato molto più spesso di quanto previsto, facendo sì che queste vetture emettano solo il 19% in meno di CO2 rispetto alle auto tradizionali a benzina o diesel. Questo dato è in netto contrasto con i test di laboratorio, che stimavano una riduzione delle emissioni pari al 75%.

Andrea Boraschi, direttore di T&E Italia, definisce questa discrepanza uno “dei più grandi bluff della storia dell’auto”. Boraschi sottolinea inoltre come, anche in modalità elettrica, le emissioni reali siano fino a otto volte più alte rispetto a quanto dichiarato ufficialmente. A confermare questo dato è l’Agenzia europea dell’Ambiente, che rileva un consumo di benzina medio di 3 litri ogni 100 km anche durante la guida elettrica, traducendosi in emissioni di 68 grammi di CO2 per chilometro, ben superiori ai valori ufficiali.

Le vere cause dell’inefficienza delle ibride plug-in

La ragione principale di questa differenza è tecnica: i motori elettrici delle PHEV non dispongono di potenza sufficiente per mantenere alte velocità o affrontare salite ripide senza l’intervento del motore termico. Così, quest’ultimo entra in funzione molto più frequentemente di quanto previsto. In media, il motore endotermico contribuisce per quasi un terzo della distanza percorsa anche quando si utilizza la modalità elettrica.

Un ulteriore fattore che incide negativamente sulle emissioni è il progressivo aumento dell’autonomia elettrica delle PHEV, ottenuto con batterie più grandi. Questi accumulatori più voluminosi e pesanti aumentano il consumo di carburante quando il motore a combustione entra in funzione, vanificando in parte i benefici ambientali attesi.

Tra i costruttori maggiormente colpiti dal gap tra dati ufficiali e emissioni reali figura Mercedes-Benz, con un divario medio del 494% e picchi del 611% per modelli come la GLE-Class. Anche altri produttori europei hanno registrato scostamenti significativi, con emissioni reali in media tre volte superiori a quelle dichiarate.

Automobili ibride elettriche
Anche loro inquinano, è terribile – www.GP.Kingdom.it

Questi risultati arrivano in un momento cruciale per la definizione delle politiche europee sulla mobilità sostenibile e la decarbonizzazione del settore trasporti. L’Unione Europea sta gradualmente puntando verso la completa elettrificazione dei veicoli, con normative sempre più stringenti sugli standard di emissione, come l’entrata in vigore dell’Euro 7.

Tuttavia, la controversia attorno alle auto ibride plug-in apre un dibattito più ampio sulla cosiddetta “neutralità tecnologica”, ovvero l’adozione di diverse soluzioni tecnologiche per raggiungere gli obiettivi climatici. Lo studio di T&E solleva dubbi sull’efficacia delle PHEV come soluzione intermedia e sottolinea la necessità di rivedere criteri di omologazione più realistici, basati sulle emissioni effettive rilevate su strada.

In parallelo, la crescita del mercato delle auto elettriche pure si conferma come la strada preferibile per ridurre drasticamente le emissioni di CO2 nel settore automobilistico europeo. Il recente annuncio di strategie per un’auto elettrica europea più accessibile e competitiva, con prezzi tra i 15 e i 20 mila euro, testimonia l’impegno dell’UE nel favorire una mobilità a zero emissioni.

×