La magia di Max Verstappen

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10 Novembre 2025

Ennesima gara prodigiosa da parte di Max Verstappen che chiude al terzo posto dopo essere partito dalla pit-lane.

Nella terra di Ayrton Senna Max Verstappen ha nuovamente calamitato l’attenzione sul funambolismo della sua guida, indomabile e inossidabile e impronosticabile. E’ una condizione necessaria affinché questo avvenga, per ricordarci ancora una volta della bellezza di questo sport e dalla guida, nel senso più spericolato e, allo stesso tempo, ragionato dell’etimologia stessa del termine. Max Verstappen l’ha rifatto, ma senza prendersi la vittoria come accaduto nella passata stagione.

La magia di Max Verstappen

Il pubblico lo ha acclamato ad ogni singolo passaggio, come se fosse brasiliano d’adozione senza una vera cittadinanza onoraria, ad ogni singolo sorpasso compiuto dal tetra campione del mondo nel corso della sua forsennata rimonta. Una rimonta che profuma di impossibile, di una classifica che lo tiene ancora lì grazie a quella matematica che, a volte, in Formula 1 viene sovvertita eliminando quella piccola retorica che vuole la perfezione in ogni singolo dato dalle corse motoristiche.

Partito dalla pit-lane, con una gomma forata dopo pochi giorni, soste fuori sincronia e giri veloci per tentare una rimonta quasi impossibile che, alla fine dei settantuno giri dei Sao Paulo, si sono trasformati in una terza posizione miracolosa. Un miracolo ed è questo che accade quando una vettura viene guidata da Max Verstappen, che sia una Red Bull in Formula 1 o una Ferrari nel corso di una gara di lunga durata in Germania; è un funambolo testardo e dinamitardo dalla sua fame sportiva, da quel senso di spericolato ragionamento che traspare dalle sue parole (sempre sincere) e da quello sguardo che solo i più grandi possono conservare nell’iride.

Max Verstappen sta tenendo in piedi una stagione che, senza di lui, sarebbe già stata tramandata ai posteri come tra le più scritte della storia recente della Formula 1, con un dominio senza appelli da parte di una McLaren che, a tre gare dalla conclusione del campionato, deve ancora far i conti con il quattro volte campione del mondo, per nulla abbattuto e per nulla arrendevole nonostante Lando Norris si stia avvicinando a grandi falcate verso il suo primo Mondiale.

Max è sempre lì anche quando viene dalla peggior qualifica dopo Sochi 2021, anche quando la Red Bull scoperchia, abbatte e riscrive la sua vettura nel giro di una notte relegandolo alla partenza in pit-lane e lo fanno perché sanno che lì dentro c’è lui, il talento e la ferocia sportiva che sconquassano il tempo battendo il tempo stesso.

La rimonta di Max Verstappen che parte dalla pit-lane e arriva al terzo posto
La rimonta di Max Verstappen che parte dalla pit-lane e arriva al terzo posto

Sono 49 i punti che dividono Verstappen dalla prima posizione di Norris e se ci fosse stato un altro pilota al suo posto gli addetti avrebbero già alzato la fantomatica bandiera bianca ma quando c’è Max si può sempre sperare ogni cosa; perché Verstappen compie prodigi magici nel posto in cui c’è divieto di magia, che può permettersi di correre una gara con un ritmo da qualifica e rammaricarsi (anche) per non aver rischiato nell’ultimo stint, che può sovvertire un pronostico scritto rimontando un centinaio di punti nel corso di cinque gare.

Nel momento storico della Formula 1 in cui a dominare è la tecnica e i dati c’è ancora il manico di un pilota che rischia la bulimia di aggettivi per quanto siano spesi bene, che può cambiare le carte in tavola e che può ancora porsi dinanzi all’importanza della bontà della vettura. Siamo tutti testimoni di Max Verstappen.

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Alessio Evangelista

Mi chiamo Alessio Evangelista, nato a Pescara il 17/10/1996.

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