McLaren attacca Red Bull: per Woking infatti, la nuova Power Unit di Max Verstappen in Brasile potrebbe eccedere i costi del Budget Cap
McLaren contro Red Bull. Ancora. E con il tema budget cap a tenere banco, nuovamente. La telenovela legata al tetto massimo di spese per ogni team, garantito e vigilato da FIA e F1 (di cui vi avevamo riportato l’esito delle indagini), sembra non conoscere davvero la parola fine.
In molte circostanze in questo 2025 infatti, Woking e Milton Keynes hanno rispedito accuse al mittente, negando di aver compiuto irregolarità finanziarie, e dunque eccedere dai costi massimi previsti da FIA.
Tuttavia, malgrado la stessa FIA avesse sancito la totale “correttezza” di tutti i 10 team in griglia, su questa tematica non ci si risparmia mai: se solo si va oltre le due contendenti al titolo piloti, McLaren e Red Bull per l’appunto, numerose accuse sono state rivolte negli ultimi tempi anche ad Aston Martin e Mercedes, ree appunto di violare il regolamento. Un turbinio di accuse che forse non terminerà davvero mai.
Di nuovo McLaren contro Red Bull: l’accusa
La nuova polemica scoppiata sul caso budget cap, ha certamente in principio la qualifica del sabato di Interlagos. Sul tracciato brasiliano, Red Bull non è andata oltre una sterile sedicesima e diciannovesima posizione, con annessa doppia eliminazione in Q1.
Poco importerebbe a FIA, se non che ciò fosse utilizzato (deliberatamente, chiaramente) come perfetto “casus belli” di Red Bull per sostituire la Power Unit di Verstappen, già condannato a partire dal fondo. In cambio dunque Red Bull avrebbe ottenuto, sebbene Honda avesse numerose volte in passato (soprattutto nel 2021, ndr) smentito che la potenza di una PU nuova fosse così migliore di una usata, una vettura pressoché “nuova”.
McLaren dunque, si è fatta sentire, e secondo fonti del paddock sosterrebbe che tale sostituzione di PU, intenzionale e non obbligatoria, debba rientrare nei conti Red Bull.
Il regolamento prevede non a caso che la sostituzione della Power Unit, anche se dovuta a motivi di sicurezza o a guasti accertati, sia comunque a carico del team e rientri nelle spese soggette al limite di budget. In tale circostanza, Woking sostiene dunque che la scelta Red Bull, legittima e a discrezione del team, debba quindi pesare sui conti pubblici di Milton Keynes e non su quelli di Parigi (sede FIA).
Insomma, una polemica incessante, attendendo con ansia e clamore la risposta di Helmut Marko e i suoi.
Foto: Oracle Red Bull Racing, McLaren
