Ti ricordi quando lo facevano tutti? Questa tradizione del mercato delle automobili è andata via via svanendo, è un vero peccato che sia finita in questo modo.
Un tempo, nel mondo dell’auto, comprare un sistema audio potenziato significava ricevere in regalo strane cassette dimostrative, veri e propri “mixtape” pensati per mostrare al cliente la qualità sonora del nuovo impianto. Oggi questa tradizione è scomparsa, quasi dimenticata, in un’epoca dominata dallo streaming e dall’infotainment digitale avanzato. Ma cosa si è perso davvero con l’addio a quei curiosi omaggi?
Negli anni ’60, con l’introduzione dei primi lettori di cassette e successivamente degli 8-track, le case automobilistiche iniziarono a offrire ai clienti delle cassette promozionali che presentavano una selezione musicale studiata ad hoc. Marchi come General Motors erano pionieri in questa pratica: basti pensare che nel 1965 la Ford fu tra le prime a installare lettori di 8-track di serie o optional nelle proprie vetture.
Queste cassette, spesso marchiate con il logo del brand, non si limitavano a testi promozionali noiosi, bensì proponevano brani molto diversi tra loro, dal pop al jazz, fino a classici come Carlos Santana o addirittura pezzi di musica classica, pensati per valorizzare la qualità audio dell’impianto. Nel catalogo delle cassette di prova spiccavano titoli come “Fancy Colors In Sound” di Buick, contenente tracce di artisti come Carol Burnett e Andre Kostelanetz, o le compilation disco e rock per modelli come la Buick Regal.
Come il CD e poi il bluetooth hanno “ucciso” i mixtape
Con l’avvento degli anni ’80 e ’90, il mercato si spostò rapidamente verso i compact disc, più pratici e con una qualità sonora superiore. Anche in questo caso, i marchi automobilistici continuarono a produrre dischi dimostrativi, inserendo tracce di artisti famosi come Neil Diamond, Toto, o Gloria Estefan. Alcuni modelli di lusso, come le Cadillac o le Oldsmobile, offrivano addirittura demo con selezioni classiche per un pubblico più raffinato.
Un esempio curioso è dato dal sistema audio THX installato su alcune Lincoln MKZ del 2012, che poteva riprodurre in modalità demo il celebre suono THX da sala cinematografica, un modo spettacolare per mostrare la potenza dell’impianto. Ma con l’ascesa dello streaming e l’eliminazione dei lettori CD dalle nuove vetture, queste usanze sono scomparse quasi del tutto.
Oggi, in un mondo in cui le auto sono sempre più connesse e integrate con sistemi come Apple CarPlay e Android Auto, la tradizione di regalare cassette o CD demo sembra anacronistica. I clienti non aspettano più di ascoltare una selezione imposta dalla casa: possono riprodurre qualsiasi brano in streaming, personalizzando al massimo l’esperienza sonora.
Tuttavia, questa evoluzione ha anche eliminato un aspetto affascinante e quasi nostalgico del processo di acquisto: la sensazione di entrare in un’auto e farsi sorprendere da una playlist curata appositamente per esaltare l’impianto audio. Non più cassette strane, non più mix improbabili, ma solo file digitali e playlist personalizzate.
Non manca chi oggi colleziona queste vecchie cassette o dischi demo, veri cimeli di un’epoca in cui il marketing automobilistico passava anche attraverso la musica. Rimane la curiosità su cosa le case automobilistiche avrebbero inserito oggi in queste compilation se fossero ancora prodotte: una selezione di brani pop da TikTok? O la colonna sonora di un videogioco? In un sistema dominato dal digitale, le risposte sono aperte, ma il fascino di quella tradizione si fa sentire più che mai.