Secondo weekend in sella alla Ducati MotoGP per Nicolò Bulega, giunto quattordicesimo nella Sprint Race.
Nicolò Bulega è al secondo weekend alla guida della Ducati MotoGP, con risultati più soddisfacenti rispetto al difficile (e comprensibile) esordio maturato in Portogallo. Il vice campione del mondo del Mondiale Superbike sta, pian piano, prendendo confidenza con la GP25 e ha chiuso al quattordicesimo posto la Sprint Race di ieri. Le lacune, ovviamente, ci sono ma l’apprendistato di Bulega procede anche in vista degli impegni della prossima stagione.
Questo il suo commento al termine della Sprint di Valencia: “Almeno questa è finita senza fare migliaia di euro di danni… (ride). Alla fine non è andata male: ho fatto qualche sorpasso all’inizio e sono rimasto tutta la gara dietro Raul Fernandez. Secondo me avevo qualcosa in più, ma non riesco ancora a passare perché non ho confidenza sull’anteriore e con tutta questa aerodinamica sorpassare è davvero difficile.
Anche se andavo un po’ più forte, non sono riuscito a superarlo. Comunque va bene: qualche posizione l’ho guadagnata, non sono andato pianissimo. Piano piano sto prendendo feeling, anche se è complicato: fare degli step in MotoGP è molto difficile, soprattutto con la poca esperienza che ho. Nei weekend di gara non è come nei test: non puoi provare con calma e tornare indietro, qui devi andare comunque, anche se non ti piace la soluzione.”
L’italiano ha, poi, aggiunto: “Alla fine non ero lontano in qualifica: poco più di un secondo dalla migliore Ducati, quella di Alex Marquez, che è vice-campione del mondo e guida questa moto da anni. Un secondo sembra poco, ma in MotoGP è tantissimo: parti indietro e con tante moto davanti diventa ancora più difficile, soprattutto se non hai esperienza. Sto vivendo problemi normali, che sapevo sarebbero arrivati. E’ fondamentale partire più avanti possibile. Quando sei nel gruppo la moto non si ferma, e passare è molto difficile. Sono cose che avevo sempre sentito dire, ma finché non le provi non capisci davvero la sensazione.”
Sulle caratteristiche delle MotoGP ha, poi, aggiunto: “Quando freni con qualcuno davanti vieni risucchiato dalla scia e la moto non decelera. Sembra che non stai frenando e che stai per tamponare quello davanti. Devi frenare prima e stare molto attento, soprattutto nei primi giri quando hai tante moto davanti: sembra di entrare in un tunnel senza vento. In Superbike c’è molta meno aerodinamica e io ero quasi sempre davanti, quindi non mi trovavo in queste situazioni. Qui invece sì, e l’effetto si sente molto di più.”
Sul prossimo futuro ha dichiarato: “Un pò mi preoccupa, ma fortunatamente le differenze per me si ridurranno: la moto non avrà più gli abbassatori, l’aerodinamica sarà minore, ci saranno le Pirelli. La moto sarà un pò meno complessa, soprattutto per alternare Superbike e MotoGP. Magari farò una gara in Superbike e poi un test in MotoGP, ma penso che non sarà così diverso da come lo è adesso. Le due moto saranno leggermente più simili.”
Foto: X Ducati Corse
