Arriva un prodotto rivoluzionario con cui il Gruppo Stellantis intende invertire le tendenze di mercato: per i rivali non si sono speranze.
Quanto accaduto nel primo semestre al Gruppo Stellantis stando ai dati diffusi dallo stesso colosso europeo si può considerare un calo di fatturato non proprio trascurabile. I ricavi di 74,3 miliardi di euro possono sembrare impressionanti ma stando a quanto comunicato rappresentano anche un calo rispetto al primo semestre del 2024 di ben 13 punti percentuali, una situazione a cui l’azienda deve guardare.
Il gruppo che controlla marchi molto importanti come FIAT, Alfa Romeo e Peugeot tra gli altri ha diversi problemi: tra questi, il fatto che alcuni brand – vedi DS e Maserati – non stiano vendendo poi così bene, la concorrenza delle case cinesi che spesso, riescono a proporre dei prodotti a prezzi inferiori e che ha portato all’alleanza provvidenziale con Leapmotor e alcuni errori di valutazione su modelli che non hanno venduto bene come si pensava.
I nuovi prodotti messi in piedi dalla sapiente gestione di John Elkann, però, potrebbero invertire tutti questi problemi e trasformare Stellantis nel colosso pronto a dominare il 2026. Intanto è arrivato l’annuncio molto atteso dai consumatori: l’azienda ha prodotto un motore potente, ben progettato e presumibilmente più affidabile dei criticati propulsori usati quest’anno. E’ l’ora della rinascita, insomma.
Arriva il motore più moderno: con questo Stellantis mette i puntini sulle i
Per farci dimenticare la pessima gestione dei motori Pure Tech 1.2 a benzina che con la loro cinghia a bagno d’olio hanno portato problemi infiniti ai compratori di auto Opel, Jeep e Peugeot e anche tante critiche e spese a Stellantis, l’azienda ha un nuovissimo prodotto. Si tratta del motore Hurricane 4 Turbo, presto pronto per essere montato sulle automobili termiche di nuova generazione del marchio.
Che cosa abbia di speciale rispetto alle vecchie generazioni questo motore è presto detto. Anzitutto, trattandosi di un 4 cilindri anziché del 3 cilindri a cui il marchio ci aveva abituato, abbiamo di fronte un propulsore più potente, adatto a vetture di Segmento B ma anche a SUV e crossover. Il motore pare perfetto per Chrysler e Dodge, con una potenza di 164 cavalli per litro garantita da un turbocompressore a progettazione geometrica. I dati sono in effetti molto incoraggianti.
Test al banco rivelano una potenza di 324 cavalli per 450 nm di coppia massima, dati che non sfigurano nemmeno sulle sportive del brand. Importante per la modernità di questo prodotto anche il sistema ereditato dalla Formula 1 noto come Turbulent Jet Ignition che, in poche parole, migliora l’efficienza della miscela al momento dell’accensione e riduce i consumi generali. I primi mezzi a montarlo saranno le Jeep più nuove come Gladiator, Wrangler e Compass e, dal 2027, anche la nuova Cheeroke. Tra le italiane, ancora nessuna conferma ma supponiamo che il propulsore possa essere l’ideale per Maserati ed Alfa Romeo.
