Da sempre problematico a causa del freddo, anche quest’anno torna il tema usura gomme a Las Vegas: le previsioni di Pirelli
Il terz’ultimo weekend del Mondiale di F1 è ormai alle porte. All’antivigilia del GP di Las Vegas infatti, è tempo di conferenze stampa (qui per le parole di Vasseur) ma anche di gomme e strategie Pirelli.
L’appuntamento del Nevada, sin dal suo debutto nel 2023, ha da sempre regalato gare pazze con la grande incognita del freddo, tipico del periodo nel sud-ovest americano. Ed ecco che dunque il freddo torna, anche nel 2025, ad essere un fattore.
Il tema usura gomme e il freddo atteso: cosa dice Pirelli
Dal suo debutto, dicevamo, la gara di Las Vegas ha regalato appuntamenti ricchi di emozioni e colpi di scena. Tuttavia, a scombinare da sempre le carte e quasi rovesciare i valori in campo, ci ha pensato spesse volte il freddo, variabile di enorme importanza per la gara della Sin City.
Nel 2024 a trionfare furono le due Mercedes di Russell e Hamilton, a siglare l’unica doppietta della scorsa annata per la Stella, quarta forza in pista per tutto l’arco della stagione, ma brillante a causa delle bassissime temperature dell’asfalto la scorsa annata.
E a proposito di usura gomme e freddo atteso, Pirelli qualche ora fa ha emesso un comunicato a riguardo: “Per il terzo anno consecutivo, le mescole selezionate per il Gran Premio cittadino di Las Vegas sono C3, C4 e C5. Una delle sfide principali sarà la gestione della temperatura degli pneumatici, soprattutto nelle qualifiche. L’anticipazione delle sessioni di pista sarà un aiuto per i piloti che troveranno così condizioni meno rigide che facilitano il riscaldamento delle gomme“.
Occhio al tema degrado: “Sarà comunque cruciale effettuare un giro di preparazione prima di quello lanciato per portare le mescole nella corretta finestra di utilizzo. I pneumatici di quest’anno presentano inoltre proprietà meccaniche migliorate, che dovrebbero ridurre il degrado, particolarmente evidente lo scorso anno sulla mescola media“.
Infine la motivazione del perché montare le stesse gomme del 2024: “La scelta di non optare per un tris ancora più morbido è legata al rischio che il graining, comparso fin dalla prima edizione, possa compromettere eccessivamente l’efficacia dell’attuale mescola più morbida della gamma“.
Foto: Press Pirelli.com, Oracle Red Bull Racing