Il marchio coreano ha appena ufficializzato le formazioni del prossimo anno, aggiungendo ai confermati Mathieu Jaminet e Paul-Loup Chatin
Line-Up Genesis 2026: arriva la conferma per Jaminet e Chatin
Si vociferava da giorni dell’arrivo di due piloti francesi nel nuovo progetto Hypercar di Genesis, e ora è ufficiale: il costruttore coreano ha annunciato l’ingaggio di Mathieu Jaminet e Paul-Loup Chatin, due nomi che rappresentano non solo esperienza, ma anche due profili profondamente diversi e complementari.
Per Jaminet si chiude un capitolo enorme. Dopo una carriera praticamente intera legata al gruppo Porsche – dalle GT fino al programma LMDh – l’addio non è un semplice cambio di casacca: per anni è stato uno dei riferimenti assoluti del marchio di Stoccarda, pilota costante e velocissimo, vincitore di gare come la 24h di Daytona e presenza cruciale nel progetto 963. Approda in Genesis non da comprimario, ma da cardine tecnico e sportivo per un progetto ancora giovane che ha bisogno di basi solide.
Chatin porta invece un bagaglio completamente differente. Reduce da due stagioni nel programma Hypercar di Alpine, è arrivato al top dopo un percorso costruito in LMP2, categoria in cui si è fatto apprezzare per affidabilità, ritmo nei long run e capacità di reggere la pressione. L’approdo in Genesis rappresenta per lui un cambio di ambiente, ma anche un’opportunità: inserirsi in un team che sta costruendo la propria identità sin dalle fondamenta.
I due francesi si uniscono così ai quattro piloti già confermati da tempo – André Lotterer, Pipo Derani, Daniel Juncadella e Mathys Jaubert – completando una line-up che inizia ad avere una fisionomia precisa, ma che lascia ancora aperta la domanda chiave: come riordinerà gli equipaggi Magma Racing?
Lotterer rappresenta la sicurezza dell’esperienza: anni di LMP1, capacità di sviluppo sopra la media e una freddezza che raramente si incrina. Il suo contributo principale sarebbe la solidità tecnica e la lettura della gara.
Jaminet porta velocità e costanza: è uno dei piloti più completi in GT e prototipi, capace di essere immediatamente competitivo ovunque.
Chatin incarna il pilota endurance “classico”: disciplinato, regolare, estremamente pulito nel traffico. Non è il più appariscente, ma costruisce gare intelligenti e riduce al minimo gli errori.
Derani è l’opposto: esplosività, aggressività controllata e una capacità di attaccare nelle fasi critiche che pochi possiedono. È il profilo da cui aspettarsi sorpassi impossibili e stint ad altissimo rischio/alto rendimento.
Juncadella combina istinto e velocità pura. È imprevedibile, duro nei corpo a corpo e fenomenale sui giri singoli: un pilota che aggiunge tensione e spettacolo, nel bene e nel male.
Jaubert, infine, è il talento in crescita: veloce, moderno nello stile di guida, molto più maturo dell’età che ha. È il profilo da sviluppare, quello che può sorprendere ogni volta che gli si dà libertà di spingere.
Ora manca l’ultimo tassello: scoprire chi guiderà con chi. Ma una cosa è già evidente: Genesis ha deciso di entrare nella lotta al vertice con una line-up che, almeno sulla carta, non ha nulla da invidiare a chi nel WEC, si è già stanziato.
Foto: FIA WEC, Genesis USA