Parole importanti quelle del team principal francese, Fred Vasseur, che difende Ferrari e la SF-25 malgrado i magri risultati sin qui ottenuti
Il 2025 del circus sta per concludersi. E a molti fan del Cavallino verrebbe da dire “finalmente”, in seguito ad una stagione da dimenticare per la Rossa. L’ennesima dalle parti di Maranello.
Il 2025 si è infatti rivelato come un altro anno di premesse (e promesse) non mantenute, di un tanto invocato Mondiale (che manca dal 2008) mai neppure immaginato date le prestazioni della macchina, di tantissimi bassi e pochi alti, oltre che un clima di profonda instabilità all’interno della Scuderia tutta.
Malgrado ciò, la posizione di Fred Vasseur che è nei primi mesi della stagione vacillata, rimane salda e stabile in vista del 2026, anno in cui davvero non si può più sbagliare. Tuttavia, lo stato d’animo e il morale a Maranello non sembrano promettere (e premettere) nulla di buono.
Le parole di Vasseur: “Il 2025 non è stato un dramma”
Il team principal francese, alla sua terza stagione al timone di Ferrari dopo il quadriennio sotto la guida di Mattia Binotto, è stato molto onesto al termine del GP di Las Vegas, e qualche ora fa è tornato a parlare della stagione, ormai alle battute finali, della SF-25.
Queste le sue parole, come riportate anche da Motorsport.com, che partono dal fine settimana appena trascorso a Las Vegas: “Sicuramente non siamo nella situazione di non aver segnato punti come lo scorso fine settimana, ma due settimane fa eravamo secondi in campionato (qui per la classifica piloti e costruttori). Non è che sia stato un disastro completo: per me disastro non è la parola giusta, ma la parte difficile è che negli ultimi due weekend abbiamo totalizzato 6 o 7 punti“.
A ciò fa seguito una riflessione abbastanza controversa sul 2025 della Rossa: “Ma prima di queste ultime gare, nel campionato Costruttori eravamo davanti a Mercedes e Red Bull, il che significa che non è così drammatico. Ora capisco perfettamente che i piloti vogliano ottenere di più e, credetemi, anche io sono un po’ severo durante la riunione del lunedì mattina in fabbrica”.
“Ma è nel nostro DNA voler ottenere di più in ogni caso e penso che lunedì mattina anche Max (Verstappen, ndr) cercherà di ottenere di più dal team e da tutti per fare meglio: questo è il DNA di tutti nel paddock. Il nostro 2025 non è un dramma“.
Parole che certamente lasceranno riflettere e discutere, ma che tuttavia confermano le grandi contraddizioni interne tra i vertici della Scuderia: da una parte il Presidente Elkann che continua a chiedere di più a piloti e team, da un’altra il muretto che invece pare addirittura rivendicare quanto di buono fatto in questo 2025. Ammesso che qualcosa di buono realmente ci sia. Ed è forse proprio questo il grande dubbio su cui interrogarsi.
Foto: Scuderia Ferrari HP