Dopo la notizia dell’imminente addio di Andy Cowell dal ruolo di team principal, gli scenari futuri del team di Stroll fanno sognare gli appassionati
Pochi giorni fa, proprio durante il weekend di Las Vegas, è emersa la notizia di un cambiamento ai vertici del team di Silverstone. Andy Cowell, team principal di Aston Martin arrivato a fine 2024 in sostituzione di Mike Krack, sarebbe pronto a lasciare il suo incarico dopo appena un anno, complice una stagione piuttosto deludente per la vettura affidata ad Alonso e Stroll.
Una mossa piuttosto repentina e improvvisa, che tuttavia riflette la solidità gestionale di un team deciso a compiere un salto di qualità a partire dalla prossima stagione, il tanto atteso 2026. L’obiettivo è infatti quello di inserirsi stabilmente tra i protagonisti, facendo affidamento anche sull’ennesimo potenziale capolavoro firmato Adrian Newey.
Nelle ultime ore sono circolate le prime voci riguardo al possibile traghettatore del nuovo corso Aston Martin: i due nomi principali sono quelli di Andreas Seidl e del tanto discusso Christian Horner.
I possibili sostituti
Il nome che sembra nettamente favorito è quello di Andreas Seidl, ex team principal della McLaren e figura chiave nella lenta ma costante risalita del team di Woking dopo gli anni difficili della collaborazione con Honda. Terminata l’esperienza in McLaren, Seidl era stato scelto dal gruppo Volkswagen per guidare il progetto di ingresso di Audi in Formula 1, previsto proprio per la prossima stagione.
Tuttavia, i recenti cambiamenti nel board hanno modificato profondamente il progetto, rivedendo l’intero management e mettendo in discussione anche il ruolo del manager tedesco. La sua uscita anticipata nel 2024 lo ha rimesso sul mercato dei profili dirigenziali e ora il suo nome appare fortemente legato all’orbita Aston Martin.
La figura meno quotata, ma comunque seriamente presa in considerazione, è quella di Christian Horner. Protagonista indiscusso dei cicli vincenti di Red Bull, dopo la sua burrascosa uscita dal team anglo-austriaco si è parlato più volte della sua volontà di tornare nel paddock, sia per riprendere il ruolo di team principal sia per valutare posizioni più defilate, come quella di azionista o addirittura di fondatore di un nuovo team — ipotesi, queste, decisamente più remote.
L’ostacolo principale, almeno in apparenza, riguarda la necessità di ricucire i rapporti con Adrian Newey dopo la separazione da Red Bull, soprattutto in vista di una possibile convivenza ai vertici di un team che ambisce a traguardi importanti in un periodo di grande transizione tecnica per la Formula 1. Resta dunque da valutare con attenzione la delicatezza di un’operazione che, per quanto affascinante sulla carta, potrebbe rivelarsi rischiosa per gli equilibri interni del team.