Il noto cantautore italiano omaggia la leggenda della MotoGP: ecco il numero,
Il nuovo numero di Rolling Stone mette al centro Lucio Corsi, la vera rivelazione della scena italiana del 2025, e lo fa con un viaggio che attraversa la sua Maremma, la sua musica e — sorpresa — anche il mondo dei motori. Il percorso narrato nel magazine culmina al Ranch di Tavullia, dove Corsi incontra Valentino Rossi per un dialogo esclusivo fatto di emozioni, passioni e sorprendenti affinità.
Dalla Maremma a Tavullia: arte, radici e un sogno che si realizza
Corsi racconta come la sua identità artistica sia figlia delle sue radici: la provincia toscana, i piccoli paesi, le storie che crescono lontano dai riflettori. Nel numero, spiega come queste esperienze abbiano modellato la sua poetica e la sua sensibilità. Tra queste, un incontro che per lui ha il sapore del destino: quello con Valentino Rossi, mito assoluto della MotoGP e idolo dell’infanzia.
“È stato un sogno che si è realizzato”, dice Lucio. Tra i due nasce una conversazione che unisce mondi diversi solo in apparenza: palco e circuito, adrenalina e ispirazione, rischio e sentimento.
Cremonini, Fogar e… Guido Meda: una geografia di storie e riferimenti
Il numero non si limita al racconto di Corsi: diventa poi una mappa di influenze, amicizie e riferimenti culturali che hanno segnato il suo immaginario. Cesare Cremonini firma un ritratto della Bologna degli anni ’80, tra l’eredità di Lucio Dalla e l’energia del movimento culturale che attraversava la città.
C’è poi lo spazio dedicato ad Ambrogio Fogar, figura iconica dell’esplorazione italiana: il leggendario telecronista della MotoGP, Guido Meda, ricostruisce la sua avventura in barca a vela, partita proprio dalla stessa Maremma che ha cresciuto Corsi.
Nel numero di Rolling Stone, Corsi approfondisce anche il ruolo della provincia nella sua crescita personale e artistica. In un’intervista con Tommaso Ottomano, emerge quanto la vita in Maremma abbia plasmato il suo modo di scrivere, osservare e trasformare la realtà in canzoni.
E la copertina è un omaggio a… Vale!
La copertina, scattata da Francis Delacroix (figura mistica ispirata a Francesco Cerutti, ma in parte anche immaginaria), è un chiaro omaggio alla storica cover che Valentino Rossi realizzò per Rolling Stone nei primi anni 2000. Un rimando voluto, simbolico, che crea un ponte visivo tra il cantautore e il pilota.
Dentro il numero, infine, trovano spazio anche le immagini del tour di Corsi e una serie di testi mai diventati canzoni, appunti e riflessioni che mostrano il suo lato più intimo, quello che normalmente… resta dietro le quinte.
Foto: Rolling Stone, Lucio Corsi
