Chiamato a rimpiazzare Liam Lawson dopo solo due gare, Yuki Tsunoda è ora out da Red Bull. Manca soltanto l’ufficialità e poi il nipponico lascerà la F1
Come cambia rapidamente la F1. Il mondo del circus, travolto da giudizi e spesse volte sentenze affrettate, è infatti pronto ad assistere all’ennesimo ribaltone in casa Red Bull.
Questa volta la vittima sarà Yuki Tsunoda, con un comunicato in arrivo in queste ore che estrometterà il pilota giapponese dalla guida di Red Bull, in seguito ad una stagione a dir poco disastrosa.
Oltre al danno però anche la beffa: Yuki non solo sarà licenziato da Milton Keynes, ma non otterrà (con ogni probabilità) neppure il sedile di Faenza, in casa Racing Bulls, presumibilmente occupato da Liam Lawson e Arvid Lindblad nel 2026. Insomma, un incubo (prevedibile) che prende sempre più forma.
Dalla grande occasione al peggiore degli incubi: il 2025 di Tsunoda
Dopo ben quattro stagioni al volante dell’Alpha Tauri, quest’anno VCARB, il 2025 sembrava essere il momento perfetto per la promozione di Yuki Tsunoda in Red Bull. Tuttavia, a soffiargli l’opportunità ci ha pensato inizialmente Liam Lawson, designato da Helmut Marko come ideale erede di Sergio Perez, silurato in seguito a un 2024 carente.
Se però Perez fu ritenuto come non più adatto per il ruolo di secondo pilota, Lawson riuscirà incredibilmente a far ben peggio: in due gare 0 punti a referto, due eliminazioni in Q1 (con un ultimo posto in griglia in Cina) e tantissime difficoltà di guida. Marko opta dunque per un cambio disperato: silurato Lawson, spazio a Tsunoda.
Mai ci fu scelta più drastica per il nipponico, il quale si ritrova costretto a dover far meglio per forza di cose dei suoi predecessori. Un’arma a doppio taglio che si rivelerà letale, poiché l’andamento non ha mai mostrato alcun miglioramento evidente, e il confronto con Verstappen continuerà ad essere schiacciante: 33 punti per Tsunoda in contrasto ai 396 di Max.
Finisce quindi così l’avventura in Red Bull, che vedrà Isack Hadjar (al suo secondo anno in carriera di F1) al volante dei tori austriaci la prossima annata; ma non solo, poiché Yuki non rivedrà nemmeno il sedile di Racing Bulls, volenterosa di far debuttare il promettente Lindblad e confermare ulteriormente Lawson.
Ricordando per l’appunto le precedenti esperienze di Gasly, Albon e Lawson stesso, ciò è un finale certamente inglorioso per un pilota come Tsunoda, frutto solo dell’ennesimo disastro in casa Red Bull.
Foto: Oracle Red Bull Racing