Jeep rotta polemica

La nuova Jeep si stacca a pezzi come cartone: nel mirino Stellantis

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3 Dicembre 2025

La casa Stellantis si infuria per un video – poi rimosso! – che fa fare una pessima figura al suo modello di punta. Ma cosa sta succedendo sul serio?

La recente ondata di critiche online ha colpito duramente la reputazione del nuovo Jeep Recon, il SUV elettrico della casa americana sotto il gruppo Stellantis, dopo la diffusione di un video virale che mostrava la vettura letteralmente “che cade a pezzi”. Il filmato, realizzato da alcuni influencer del settore automotive, metteva in evidenza gravi difetti costruttivi, con pannelli interni che si staccavano con facilità e materiali plastici di scarsa qualità. Un attacco che ha costretto Jeep a fornire una risposta ufficiale, cercando di arginare i danni di immagine e chiarire la natura del modello mostrato.

Il video, rapidamente rimosso dai social, ha sollevato interrogativi sulla robustezza e sull’affidabilità di un veicolo che rappresenta per Jeep un importante passo verso l’elettrificazione. La replica del costruttore si è concentrata subito sulla distinzione tra il modello mostrato e quello destinato al mercato: si trattava infatti di un prototipo di pre-produzione, non rappresentativo della qualità definitiva del prodotto. Jeep ha sottolineato che i problemi riscontrati nel filmato non sono presenti nelle versioni commerciali e che il Recon sarà realizzato con standard qualitativi decisamente superiori.

Questa spiegazione, tuttavia, lascia aperti molti dubbi sulla gestione della comunicazione e sul controllo qualità nelle fasi di sviluppo. Un prototipo così fragile, che finisce nelle mani di influencer e pubblico, può danneggiare irreparabilmente la percezione del marchio, soprattutto in un segmento così competitivo come quello dei veicoli elettrici, anche se la vettura ufficiale sarà ben più solida. 

Le vere caratteristiche del modello

Nonostante la polemica, Jeep ha rilanciato sulle caratteristiche tecniche del Jeep Recon, presentandolo come un veicolo elettrico all’avanguardia, capace di distinguersi anche nel fuoristrada estremo. Il SUV è dotato di un pacco batteria da 100 kWh protetto da un robusto telaio in acciaio ad alta resistenza, garanzia di sicurezza e durabilità in condizioni difficili. La potenza complessiva dei motori elettrici raggiunge i 250 kW per 335 cavalli con una modalità di guida denominata Rock Mode, progettata per affrontare terreni rocciosi e impervi.

Jeep Recon nuova
Il video “incriminato” sulla presunta scarsa qualità dell’auto (YouTube) -www.Gpkingdom.it

La struttura meccanica prevede sospensioni a doppio braccio oscillante e link integrali posteriori, elementi tipici di un’auto pensata per garantire stabilità e performance off-road. Jeep ha inoltre evidenziato gli angoli di attacco e di uscita, rispettivamente di circa 34 gradi, e un’altezza da terra di circa 23 cm, che contribuiscono a confermare la vocazione fuoristradistica del modello.

Un altro punto forte del SUV è la presenza di oltre 170 funzioni di sicurezza e assistenza alla guida, che dovrebbero assicurare un’esperienza di guida sia elettrica sia off-road di alto livello. Tuttavia, la controversia sollevata dal video ha fatto emergere la necessità di una verifica rigorosa della qualità percepita da parte degli utenti, non solo delle specifiche tecniche.

Il caso Jeep Recon si inserisce in un contesto più ampio, che vede Stellantis impegnata a consolidare la propria posizione nel mercato dei veicoli elettrici, un settore strategico per il futuro del gruppo. La gestione di questa crisi reputazionale appare dunque cruciale per mantenere la fiducia dei consumatori, soprattutto in un momento in cui la concorrenza si fa sempre più agguerrita con proposte elettriche innovative e affidabili.

In questo video un esperto spiega perché l’azienda ha tutte le ragioni di presentare un modello di pre-produzione con simili caratteristiche che mettono in allarme gli influencer come quelli che hanno girato il video. Ma inutilmente, visto che la tendenza di proporre vetture da esposizione che non sono costruite in modo solido e compatto riguarda un po’ tutti i marchi automobilistici. 

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