Dalla tempesta social al chiarimento nel paddock: Antonelli spiega cosa c’è stato davvero dietro il caos del Qatar
A pochi giorni dal Gran Premio del Qatar, Andrea Kimi Antonelli ha deciso di parlare a seguito della bufera social scoppiata subito dopo la fine della corsa. Tutto nasce da quel quarto posto sfumato all’ultimo giro, quando Lando Norris è riuscito a infilare l’italiano e superarlo. Un normale episodio di gara, che però online è diventato la miccia per un’ondata di accuse grottesche, del tutto estranee allo sport.
Antonelli dopo il Qatar: “Ci sono rimasto proprio male”
“La prima sera ci sono rimasto proprio male, soprattutto perché non capivo il motivo”, ha raccontato il giovane talento Mercedes alla Gazzetta dello Sport. “Quando vieni accusato di cose che non sono vere è brutto. Stavo lottando per il podio e non farei mai una cosa del genere. E se avessi voluto far passare Lando di proposito, lo avrei fatto molto prima”.
Antonelli ha svelato un retroscena significativo: “Ho ricevuto le scuse di Giampiero Lambiase. È venuto da me, abbiamo chiarito. È stato un bel gesto. E poi la Red Bull ha fatto un comunicato, ho apprezzato. Mi hanno scritto anche Max e Lando, mi ha fatto molto piacere”.
La questione, però, va ben oltre un singolo episodio. L’odio online è un problema strutturale che Formula 1, piloti e istituzioni non possono più ignorare. La reazione non è mancata: anche la FIA ha preso posizione, diffondendo sui propri canali social un messaggio di supporto nei confronti dell’italiano.
“La FIA ci sta lavorando, qualcosa va fatto perché stavolta è capitato a me e domani capiterà a un altro. Il rispetto non deve mai mancare”, spiega Antonelli. E sull’immagine profilo oscurata: “Era un messaggio. Non ho guardato più i social fino a oggi. Era anche un modo per staccarmi. Sicuramente si può vivere senza”.
Foto: Mercedes-AMG PETRONAS F1 Team