Lando Norris abbassa la temperatura del weekend di Abu Dhabi e prova a rilassarsi nell’ultimo media day nonostante l’agguerrita lotta con Verstappen e Piastri: sarà lui a spuntarla?
Lando Norris si presenta all’ultima gara del campionato ad Abu Dhabi da leader del mondiale piloti. Gli manca ancora l’ultimo step per diventare campione, ma può affrontare il weekend con relativa tranquillità grazie ai 12 punti di vantaggio su Max Verstappen.
In una giornata in cui Verstappen ha già dichiarato di godersi il momento, forte delle quattro coppe già in bacheca, Norris è invece il pilota che avverte maggiormente la pressione, pur senza volerlo mostrare all’esterno. Nel media day di Abu Dhabi ha spiegato come, in realtà, né il suo approccio né quello del team siano cambiati in vista dell’appuntamento decisivo.
Nella conferenza stampa della FIA ha esordito parlando di come ha preparato il GP: “Come ogni weekend. Nulla è cambiato. Ovviamente, solo alcune revisioni del weekend scorso, come avviene sempre dopo ogni gara: analizziamo ciò che è successo. Ma questa è la normale analisi post–gara e quindi la preparazione per la gara successiva. A parte questo, non cambia nulla. Voglio dire, viene trattato allo stesso modo da tutti all’interno del team. Solo un po’ più di entusiasmo, immagino, per tutti allo stesso tempo. Ma a parte ciò, il lavoro e il modo in cui si affronta tutto rimangono gli stessi.”
Ha poi anche commentato quali episodi lo hanno colpito di più nell’anno: “Ci sono sempre piccole cose lungo il percorso. Ovviamente ce ne sono alcune più evidenti da parte mia. Se torno al Canada, probabilmente è stato il momento in cui ho pensato: “Ok, alzo le mani, ho sbagliato io”. Mi è costato un buon numero di punti. In Cina sono stato sfortunato in qualifica. E poi ci sono solo delle piccole cose lungo la stagione.“
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“È probabilmente così per tutti, e sicuramente lo è. Altrimenti, ci sono altri aspetti in cui – ed è probabilmente lo stesso per tutti noi qui – a volte sei un po’ sfortunato, come il ritiro a Zandvoort o la squalifica. Quella non è sfortuna: è semplicemente non aver fatto un lavoro abbastanza buono come squadra. Ma anche la squalifica a Las Vegas mi è costata un buon numero di punti.“
Il vantaggio di 12 punti su Max Verstappen può permettere a Norris di dormire sonni relativamente tranquilli: con un podio potrebbe chiudere la questione e portare il titolo piloti a Woking. Tuttavia, tutti sanno che ad Abu Dhabi può accadere di tutto.
Basta ricordare il 2010, quando Fernando Alonso arrivò all’ultima gara con 8 punti di vantaggio su Mark Webber e addirittura 15 su Sebastian Vettel. Nel caos generato dalla safety car, imposta dall’incidente tra Liuzzi e Schumacher, Vitaly Petrov e Robert Kubica risalirono dalla quinta fila fino alla sesta e settima posizione, piazzandosi proprio davanti allo spagnolo. Alonso rimase imbottigliato nel traffico e finì per perdere il mondiale, consegnando il trofeo a Sebastian Vettel.
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