Test Abu Dhabi, debutta l’aerodinamica attiva: prime prove in vista del 2026

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Scritto da Marco De Gaspari

9 Dicembre 2025

Nei test Pirelli ad Abu Dhabi le scuderie sperimentano le prime soluzioni di aerodinamica attiva per il 2026

È da poco calato il sipario sulla stagione di Formula 1, ma per le scuderie il lavoro non si ferma mai. I test post-stagionali di Abu Dhabi rappresentano infatti un banco di prova fondamentale per iniziare a sviluppare le nuove soluzioni tecniche che entreranno in vigore nel 2026, quando la categoria introdurrà uno dei più profondi cambi regolamentari degli ultimi anni. La novità più significativa sarà l’addio al DRS tradizionale in favore di un articolato sistema di aerodinamica attiva che coinvolgerà sia l’ala anteriore sia quella posteriore.

Test Abu Dhabi, debutta l'aerodinamica attiva: prime prove in vista del 2026
Test Abu Dhabi, debutta l’aerodinamica attiva: prime prove in vista del 2026

Ad Abu Dhabi si intravede il 2026

Le vetture del 2026 saranno equipaggiate con elementi mobili su entrambe le ali, progettati per ridurre la resistenza aerodinamica sui rettilinei. A differenza del DRS attuale, attivo solo in punti prestabiliti del circuito e in condizioni di gara specifiche, il nuovo sistema permetterà ai piloti di modificare l’angolo delle ali ogni qualvolta si trovino in porzioni della pista non soggette a trazione limitata.

Durante i test di Abu Dhabi, le scuderie hanno avuto l’opportunità di iniziare a sperimentare questa nuova filosofia. Mercedes, per esempio, ha montato sulla mule car guidata da Andrea Kimi Antonelli — una vettura adattata appositamente per simulare le condizioni della prossima stagione — un prototipo ancora grezzo ma funzionante: un sistema di attuazione sugli elementi superiori dell’ala anteriore, collegato tramite tubazioni a un meccanismo che risiede all’interno della monoposto.

Test Abu Dhabi, debutta l'aerodinamica attiva: prime prove in vista del 2026
Test Abu Dhabi, debutta l’aerodinamica attiva: prime prove in vista del 2026

Un approccio volutamente semplice, pensato non per verificare la soluzione definitiva ma per raccogliere dati preliminari sugli effetti dell’apertura dell’ala anteriore in termini di carico aerodinamico, bilanciamento e comportamento degli pneumatici. La FIA ha concesso ai team di utilizzare questi dispositivi nei test per fornire anche a Pirelli indicazioni utili sul comportamento delle gomme in condizioni di drag ridotto.

Come riportato da TheRace, il meccanismo adottato da Mercedes non sarebbe del tutto il primo a trovare un’applicazione in pista. Anche Ferrari ha sviluppato un proprio sistema di ala anteriore mobile per i test privati con Pirelli, probabilmente più raffinato e meno invasivo rispetto a quello visto sulla Mercedes. La soluzione del Cavallino dovrebbe essere nuovamente impiegata nei test di Abu Dhabi, confermando un lavoro già più avanzato rispetto ad altri team.

Foto: Scuderia Ferrari HP, Mercedes-AMG PETRONAS F1 Team

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Marco De Gaspari

Meolo, Venezia. Classe 2005. Appassionato di sport, scrivo per GPKingdom dal 2024.

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