Questo progetto, noto internamente come “Eurocar”, si pone un obiettivo ambizioso: proporre un veicolo elettrico dal prezzo inferiore ai 15.000 euro.
Citroën sta valutando con crescente interesse il rilancio della Citroën C1 in una versione completamente elettrica, segnando un ritorno atteso nel segmento delle city car a emissioni zero. Questo progetto, noto internamente come “Eurocar“, si pone un obiettivo ambizioso: proporre un veicolo elettrico dal prezzo inferiore ai 15.000 euro, un traguardo che fino a poco tempo fa sembrava irraggiungibile nel mercato europeo.
Una strategia per rivitalizzare il segmento A
Il segmento A, quello delle city car, ha subito un drastico ridimensionamento negli ultimi anni a causa di normative ambientali sempre più restrittive, costi di produzione in aumento e la necessità di una rapida elettrificazione. Nel 2019, erano ancora disponibili sul mercato 49 modelli con un prezzo inferiore ai 15.000 euro; oggi, questa offerta si è quasi azzerata, limitandosi a un solo modello. Per un marchio come Citroën, storicamente legato a vetture popolari, funzionali e accessibili, questa contrazione rappresenta una sfida significativa.
Il progetto “Eurocar” nasce proprio da questa esigenza di colmare il vuoto lasciato nel segmento A, rilanciando una proposta che possa unire accessibilità economica ed elettrificazione. La nuova C1 elettrica dovrebbe avere dimensioni compatte, attorno ai 3,5 metri di lunghezza, e una carrozzeria ispirata alle kei car giapponesi, che hanno recentemente attirato l’attenzione anche delle istituzioni europee per la loro efficienza e praticità in ambito urbano.
La filosofia che anima questa nuova generazione di Citroën C1 è quella di una mini monovolume essenziale, concepita per offrire il massimo spazio interno e una buona modularità, senza ricorrere a soluzioni stilistiche troppo complesse o costose. Questo approccio è coerente con la visione dichiarata dal marchio, che sottolinea come le automobili moderne dovrebbero piuttosto “togliere” elementi superflui piuttosto che “aggiungere” complicazioni, puntando a un design funzionale e minimalista.
L’idea è di creare una vettura urbana, agile e pratica, capace di rispondere alle esigenze quotidiane di mobilità sostenibile, senza rinunciare a comfort e abitabilità, elementi che spesso risultano sacrificati nelle city car tradizionali. Questa scelta rispecchia anche una tendenza in crescita nel mercato europeo, dove si sta rivalutando l’importanza di vetture compatte per la mobilità urbana a basse emissioni.
Nonostante l’entusiasmo per il progetto, la vera incognita rimane il quadro normativo europeo, che al momento limita fortemente la possibilità di produrre auto elettriche a prezzi così contenuti. Secondo gli esperti di Stellantis, il gruppo industriale di cui fa parte Citroën, un veicolo elettrico sotto i 15.000 euro può diventare una realtà solo se l’Unione Europea adotterà regole più flessibili in termini di omologazioni, incentivi e standard produttivi.