Il nome di Valentino Rossi è stato più volte accostato alla Formula 1, ma alla fine non se ne fece mai nulla, nonostante i tentativi di “tentazione” arrivati sia dalla Ferrari sia da Lewis Hamilton.
Chiunque abbia seguito il motorsport negli ultimi trent’anni conosce Valentino Rossi, simbolo dell’Italia nel mondo grazie alle sue straordinarie vittorie in MotoGP, ma anche per il suo umorismo e per uno stile inconfondibilmente italiano. Nonostante il suo nome sia indissolubilmente legato alle due ruote, in più occasioni Ferrari e Lewis Hamilton hanno provato a spingerlo verso il passaggio alle quattro ruote.
Nel 2006 la Ferrari fu davvero vicina a portarlo sulle monoposto. Rossi svolse dieci test di preparazione per apprendere la guida di una Formula 1 e partecipò anche a un test ufficiale nel febbraio dello stesso anno a Valencia, al volante della F2005. Secondo l’ingegnere Luigi Mazzola, il pilota di Tavullia mostrò subito grande velocità, suscitando persino una certa invidia tra i campioni presenti in pit lane, come Schumacher, Alonso e Räikkönen, anche perché l’attenzione mediatica era concentrata quasi esclusivamente su di lui.
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Lo stesso Rossi ha raccontato più volte che il passaggio in Ferrari era un’ipotesi concreta, con una fase iniziale di gavetta in un team satellite, dopo che i tempi fatti registrare nei test si erano rivelati competitivi. Nonostante anche famiglia e amici lo spingessero verso Maranello, alla fine decise di restare fedele alla Yamaha. La casa giapponese era ben consapevole del rischio di perdere il suo allora sette volte campione del mondo e, come raccontato dall’ex direttore e attuale senior advisor Lin Jarvis, l’ingaggio di Jorge Lorenzo fu legato anche a questa eventualità. Da lì prese forma l’ascesa di Lorenzo all’interno del team e, successivamente, il temporaneo addio del “Dottore” nel biennio 2011-2012 con il passaggio in Ducati.
Il tentativo di Hamilton
Anche Lewis Hamilton, nel 2019, provò a coinvolgere Rossi in un’esperienza a quattro ruote, ancora una volta a Valencia. Durante un evento promozionale di Monster, sponsor di entrambi, i due si scambiarono i mezzi per alcuni giri: Hamilton salì sulla Yamaha YZR-M1, mentre Rossi guidò la Mercedes W08. Le immagini mostrarono però come fosse più il britannico a restare affascinato dalle due ruote che non Valentino dalle monoposto. Non a caso, il numero 44 dichiarò in un comunicato Mercedes di essere estremamente felice per l’opportunità di condividere quell’esperienza con il 46.
Resta il dubbio su come sarebbe potuta cambiare la storia delle due massime categorie del motorsport se uno dei loro simboli avesse davvero compiuto quel trasferimento. Le tracce lasciate dal Doctor in MotoGP, in pista e fuori, restano però un’eredità che va ben oltre qualsiasi vittoria che avrebbe potuto conquistare in Formula 1.
Copertina: Mercedes.com
