Arvid Lindblad è pronto a debuttare in Formula 1, nella prossima stagione sarà l’unico rookie presente sulla griglia.
Arvid Lindblad non vede l’ora di esordire in Formula 1 e, tra qualche mese, realizzerà il suo sogno. Il britannico classe 2007, reduce da una buona stagione in F2, ha ottenuto la promozione che cercava e nel 2026 guiderà con la Racing Bulls in compagnia di Liam Lawson. C’è tanta curiosità intorno al giovane pilota d’oltremanica che, nella stagione appena conclusa, ha alternato prestazioni di spessore ad oltre un po’ opache (complice anche l’età) ma la pressione di un esordio in F1 non sembra scalfirlo.
Queste sono state le sue dichiarazioni in vista del debutto nella massima categoria del motorsport: “Ho imparato molto in F2 da tutti i punti di vista, e dovrò farlo anche in F1. Le gomme sono un po’ più complicate, e credo che saranno un fattore ancora più importante nel 2026. Lavorerò molto con il team, con gli ingegneri, al simulatore, in fabbrica.
È probabilmente la pausa invernale più breve che ci sia mai stata in Formula 1, il che da un lato non aiuta la preparazione perché richiede meno tempo. D’altra parte, abbiamo tre test: sono fortunato ad avere la possibilità di guidare più a lungo prima dell’inizio del campionato. Sarà una curva di apprendimento ripida e non sarà facile, ma non vedo l’ora di affrontare la sfida“.
Sul nuovo regolamento ha dichiarato: “Forse è uno svantaggio minore. Ma non ci penso molto, perché non è qualcosa che posso controllare. Sarà una grande sfida per tutti e ho molto da imparare. La Formula 1 sarà molto diversa, mi sto concentrando sul duro lavoro con la squadra durante l’inverno, per prepararmi al prossimo anno. Sfrutterò il più possibile i test e poi si vedrà“.
E infine una battuta sui possibili obiettivi da raggiungere nella stagione del debutto: “Non ho pensato molto agli obiettivi. Penso sia molto difficile sedersi adesso e dire ‘Voglio finire in questa posizione’. Voglio solo fare un passo alla volta e concentrarmi sulla preparazione per il Mondiale senza pressione. Non la sento, io sono qui per me stesso e sto vivendo il mio sogno“.