La FIA cambia il regolamento per il 2026: nuovi sensori e regole sul flusso del carburante per evitare manipolazioni
La marcia di avvicinamento alla stagione 2026 di Formula 1 continua, e mentre infuria la bufera sul caso dei motori Mercedes, la FIA ha deciso di aggiornare il regolamento. L’organo amministrativo ha modificato la gestione del flusso del carburante, chiudendo potenziali zone grigie e prevenendo interpretazioni creative da parte delle scuderie, in concomitanza con il passaggio ai carburanti completamente sostenibili.
Flusso del carburante: cosa è cambiato
A partire dal 2026, il limite massimo di flusso, precedentemente misurato in massa (100 kg/h), verrà sostituito da un limite energetico di 3000 MJ/h. Questo cambiamento richiede una misurazione più precisa della quantità di energia fornita al motore, piuttosto che del solo volume o peso del carburante.
Per garantire uniformità e trasparenza, tutte le monoposto saranno equipaggiate con un sensore ultrasonico standard prodotto da Allengra. Il dispositivo fornirà dati in tempo reale sia ai team sia alla FIA, sostituendo il precedente sistema basato su due misuratori separati.
Un rischio tecnico individuato riguarda la temperatura del sensore, che potrebbe alterare le letture o modificare indirettamente la densità del carburante. La FIA ha quindi aggiornato la normativa: qualsiasi dispositivo, sistema o procedura finalizzata a cambiare la temperatura del misuratore di flusso è vietata. La formulazione è stata ampliata rispetto alla versione precedente, che parlava di “riscaldamento o raffreddamento intenzionale”, per chiudere eventuali scappatoie regolamentari.
Dal punto di vista ingegneristico, questa modifica obbliga i team a garantire la stabilità termica dei sensori in tutte le condizioni operative, senza possibilità di sfruttare escamotage per migliorare prestazioni o efficienza.
Foto: F1