Emerge un nuovo dettaglio sul motore Mercedes 2026: la Mercedes avrebbe agito in totale trasparenza, con il benestare della FIA
Prima ancora di partire, la stagione 2026 della Formula 1 è già segnata da tensioni. Al centro del dibattito c’è il motore Mercedes, accusato di presunta irregolarità. Ora però spunta un dettaglio che potrebbe cambiare tutto: Mercedes ha sviluppato il motore con il pieno consenso della FIA.
Motore Mercedes 2026: cosa è emerso
Secondo quanto riportato da The Race, il progetto del team di Brackley è stato condotto in totale trasparenza. Ogni scelta tecnica importante, inclusa la gestione del rapporto di compressione, è stata verificata dalla FIA. L’interpretazione del limite massimo di 16:1 è risultata conforme alle regole.
Mercedes ha lavorato a stretto contatto con la FIA durante tutto il processo di definizione delle regole 2026. Il metodo di misurazione previsto dal regolamento prevede controlli a motore fermo e a temperatura ambiente, in garage. Ciò significa che il valore ufficiale è quello registrato in condizioni statiche, non quello in pista, dove l’espansione termica dei componenti può modificarlo.
Per Mercedes, rispettare le regole nei termini stabiliti è sufficiente. La FIA ha confermato, come riportato da The Race, che la metodologia di controllo non è cambiata e che il motore rientra pienamente nei limiti. Non si tratta quindi di un margine da sfruttare, ma di un design conforme alle regole.
Cosa succede ora?
La situazione mette la FIA in una posizione delicata. I rivali – Ferrari, Audi e Honda – chiedono chiarezza sul rispetto dell’articolo C1.5, che impone conformità dei motori in ogni momento. Dall’altro lato, Mercedes ha investito milioni nello sviluppo seguendo le indicazioni dei tecnici federali.
Modificare le regole a stagione iniziata, ad esempio imponendo controlli dinamici basati sulle condizioni di pista, sarebbe complicato e rischierebbe contenziosi legali. La FIA ha già precisato che eventuali modifiche potranno essere valutate solo nel 2027, e sempre in modo trasparente per tutti i team.
Secondo The Race, per chi non ha sfruttato il limite di compressione, le opzioni sono due: sviluppare aggiornamenti per recuperare terreno durante la stagione, accettando che il 2026 possa essere un anno di transizione, oppure presentare una protesta formale. Quest’ultima scelta comporta però rischi concreti, poiché aprirebbe un dibattito complesso sulla conformità dei motori in pista e potrebbe trascinare la FIA in un confronto delicatissimo.
Foto: Mercedes-AMG PETRONAS F1 Team