Nella notte italiana tra ieri e oggi si è svolta la 500 miglia di Indianapolis, una tra “le gare più importanti al mondo”: ecco il resoconto e la cronaca dell’evento!
Piove a Indianapolis, partenza rinviata
La partenza era prevista per le 18:45 italiane: vista la pioggia sul tracciato, però, la partenza è stata rinviata. Inoltre, essendo stati rilevati fulmini nei paraggi del Superspeedway, inizialmente i tifosi hanno dovuto abbandonare l’ovale. Sfortunatamente per Kyle Larson la gara è scattata alle 22:44, troppo tardi per completare la 500 miglia e volare a Charlotte per completare la Coca-Cola 600 e il Double Duty.
Svezia K.O. e tanti problemi per Honda
Nei primi 50 giri tutti i piloti svedesi erano giù dalle loro vetture, compreso Marcus Ericcson, protagonista di un incidente al primo giro con anche Tom Blomqvist, anch’esso svedese. Tanti ritiri anche per i motorizzati Honda, soprattutto nelle prime battute di gara.
Un tira e molla continuo tra McLaren e Penske
Si è capito molto presto chi avrebbe lottato per il titolo di campione della Indy 500: le McLaren Arrow e le auto del team Penske. Nel finale, però, la battaglia si è poi chiusa a Patricio O’Ward e Josef Newgarden.
Josef Newgarden vince!
“NEWGARDEN IS A 2 TIMES INDY 500 WINNER!”, urla il commentatore: dopo aver aspettato per oltre 10 anni per vincere la sua prima indy 500, ora Newgarden fa parte delle 6 persone che ne hanno vinte 2 consecutivamente. L’ultimo giro è iniziato con O’Ward che ha attaccato subito Josef, il quale esce benissimo da curva 2 e all’esterno di curva 3 passa definitivamente il messicano di McLaren.
Kyle Larson, niente Double Duty!
È davvero un peccato per Kyle Larson: il pilota americano stava tentando l’impresa del “doppio dovere”, ovvero completare sia la 500 miglia di Indianapolis e la Coca Cola 600 nello stesso giorno. Sfortunatamente per Kyle il meteo ha compromesso tutto, ritardando la Indy 500 e non dando neanche il tempo di scendere dalla Indycar prima che la gara Nascar partisse. Larson peraltro ha completato tutti i 200 giri di gara, il che dimostra che aveva tutte le carte in tavola per completare l’impresa.
Foto: Indianapolis Motor Speedway (IMS), Indycat NTT, Kyle Larson