F1

Un team durato… 17 gare: l’incredibile storia della Brawn GP

di Alice Roghi

Questa è la storia della iconica Brawn GP, una storia realmente accaduta ma che ha dell’incredibile, una storia tutta da raccontare.

“Dal nostro ritiro nel mese di dicembre, la priorità era quella di vendere la scuderia a condizione che l’attività in F1 proseguisse, il prezzo non era un problema. Non potevamo vendere ad un gruppo concorrente che avrebbe cercato di venderla pezzo per pezzo. Volevamo proteggere il posto di lavoro di centinaia di persone, e pensiamo di aver trovato una buona soluzione”

Jenson Button si porta a casa la sua sesta vittoria

Questo è ciò che è stato dichiarato nell’ormai lontano 2009 da un giornale Giapponese, lo Yomiuri Shimbun, a riguardo dell’acquisto del team di Formula 1 appartenente a Honda da parte di Ross Brawn, ingegnere e dirigente sportivo britannico. Il tutto, come verrà reso noto solo poi, alla modica cifra di una sterlina.

Ma facciamo un passo indietro.

La nascita della Brawn GP

Nell’inverno del 2008, esattamente il 4 dicembre, Honda rese pubblica la notizia dell’abbandono della Formula 1 e della messa in vendita del team.

Non passò molto tempo prima che Ross Brawn, con una grande voglia di rendere la squadra competitiva e all’altezza di un campionato come quello della classe regina a ruote scoperte, acquisisse e rivitalizzasse il team per qualche spicciolo. Infatti, il 6 marzo 2009, a Brackley nasceva la Brawn GP, una scuderia che, quasi inaspettatamente, raggiunse importantissimi traguardi nel corso della sua storia.

Jenson Button e Ross Brawn

Sempre il 6 marzo dello stesso anno la prima vettura della Brawn GP, la Brawn BGP 001, fece la sua prima apparizione in Spagna, sul circuito di Barcellona.

Prevalentemente di colore bianco con qualche sprazzo giallo e nero, la monoposto non presentava sponsor al di fuori di quello sul musetto, era quello di Bridgestone nonché il vecchio fornitore unico di pneumatici in Formula Uno. I motori delle Brawn erano siglati Mercedes mentre i piloti erano rimasti quelli del vecchio team della Honda: Jenson Button e Rubens Barrichello.

Il musetto della Brawn

Le prime polemiche e la prima gara della Brawn GP

Inutile dire che le buone prestazioni di questo team ”neonato” stupirono, incuriosirono e insospettirono gli altri colossi già affermati nel mondo della Formula 1: come potevano loro, con i pochi fondi che si ritrovavano, scavalcare scuderie come Red Bull e Ferrari? Il dito venne puntato quasi subito contro il doppio diffusore posteriore, una variante che faceva storcere il naso al resto delle squadre e che quindi, di conseguenza, poteva essere considerata come un’irregolarità.

Rubens Barrichello nella sua monoposto

La crescente pressione da parte dei team fece scattare una risposta da parte della FIA, la quale sottopose entrambe le vetture della Brawn a un controllo. Tuttavia, le ipotesi di un eventuale strappo alla regola da parte della Brawn GP vennero messe a tacere il 26 marzo 2009, in occasione di una conferenza a Melbourne.

Ross Brawn

Già dalla prima tappa in calendario, in questo caso l’Australia, le due monoposto risultarono agli occhi di tutti delle schegge. Ma questo, nonostante il ruolo che aveva giocato la FIA sulla questione, non fece altro che aumentare le polemiche e le lamentele.

Nonostante lo scetticismo generale sulle reali condizioni del team e sui suoi eventuali segreti, Jenson Button riuscì a portarsi a casa la prima pole position della stagione e, il giorno seguente, anche la prima vittoria seguito dal suo compagno di squadra Barrichello. Un inizio strepitoso per la Brawn. Nonostante ciò, per ridurre i costi al minimo, più di 200 dipendenti vennero tristemente licenziati.

La doppietta della Brawn GP a Melbourne

La fine della stagione e il passaggio a Mercedes

Dopo una stagione passata tra alcuni problemi di affidabilità, i primi posti in classifica e al centro della griglia, in Brasile, oltretutto con una gara d’anticipo, la Brawn conquistò il suo primo e ultimo titolo mondiale.
Ma non è finita qui: oltre il titolo costruttori, Jenson Button riuscì a vincere anche il titolo piloti.

Il team Brawn GP festeggia la vittoria dei titoli mondiali

Per concludere la breve ma intensa storia della scuderia, il 16 novembre dello stesso anno venne dichiarato che, dalla stagione successiva, la Brawn GP si sarebbe chiamata Mercedes GP e i due piloti protagonisti della stagione appena conclusa sarebbero stati sostituiti da Nico Rosberg e Michael Schumacher.

Nico Rosberg e Michael Schumacher

Foto: Rainer W. Schlegelmilch

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