Carlos Sainz ha parlato della possibile candidatura di suo padre come presidente FIA al posto di Ben Sulayem.
In settimana si è parlato tanto della possibile candidatura di Carlos Sainz Sr. come presidente FIA, al posto di Ben Sulayem. Prima di prendere una decisione definitiva ed affondare, dunque, la sua candidatura trasformandola in ufficiale lo stesso pilota spagnolo e vincitore per ben quattro volte della Dakar vorrebbe un appoggio diretto ed importante da parte di alcune personalità presenti all’interno del mondo della Formula 1 visto il malcontento di alcun piloti verso l’attuale numero uno della FIA.
Nel frattempo suo figlio, reduce da due prestazioni buone con la Williams, ha parlato della possibile candidatura di suo padre come presidente FIA. Queste le parole di Sainz Jr.: “Sì, ovviamente è un argomento di cui parliamo da un po’. Curiosamente, credo che l’idea non sia nata da lui. È stata suggerita da varie persone nel paddock, che hanno iniziato a fargliela prendere in considerazione. Col tempo, ha iniziato a rifletterci sempre di più. Al momento sta seriamente valutando questa possibilità. Non ha ancora formato un team o una candidatura strutturata, non so nemmeno come definirla, ma sta riflettendo attentamente, e deciderà in base a come percepirà il suo possibile ruolo e il contesto generale”.
Il pilota spagnolo ha, poi, aggiunto: “Sono suo figlio, quindi chiaramente di parte, ma cercando di essere il più obiettivo possibile, faccio fatica a pensare a qualcuno che conosca così a fondo ogni aspetto del motorsport. Ha vissuto con me tutto il mio percorso: quattro o cinque anni nei kart, poi nei formula, affrontando direttamente le difficoltà, i costi e la complessità della scalata verso la F1.
Negli ultimi dieci anni è stato al mio fianco in Formula 1. Vanta oltre quarant’anni di esperienza nei rally e nei rally raid. In Spagna è molto attivo anche in ambito di mobilità e sicurezza stradale con la campagna ‘Ponle Freno’. È una persona che ha maturato esperienze in ogni ambito del motorsport e, ora che si avvicina alla fine della sua carriera sportiva, sente il desiderio di restituire qualcosa a questo ambiente che gli ha dato tanto.”
