Il campione olandese si apre tra riflessioni sul futuro in F1, la vita da padre e il legame con la Red Bull: “Non so quando smetterò, ma finché mi divertirò, resterò in pista.”
Max Verstappen non ha intenzione di mollare, ma neppure fa piani a lungo termine. Intervistato dal New York Times, il campione del mondo ha riflettuto sul proprio futuro, sulla famiglia e sul significato più profondo della sua carriera in Formula 1.
“Non è una questione di soldi”, ha esordito Verstappen chiaramente. “C’è chi resta qui per guadagnare di più, ma per me il punto non è quello. Conta la fame di vittoria, la voglia di dare tutto. È questo che ti tiene in pista.”
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Il pilota olandese, attualmente in vetta al mondiale, ha spiegato che per alcuni colleghi lo scopo è semplicemente ottenere il massimo dal mezzo che hanno a disposizione:“Ma io finché posso dare il massimo, lavorare con persone con cui sto bene e divertirmi, continuerò. Se mi chiedete quando smetterò… non lo so. A 32? 35? 36? È impossibile dirlo.”
Verstappen ha poi parlato della sua vita privata, in particolare del rapporto con la compagna Kelly Piquet e con la figlia Lily: “Diventare padre non mi ha rallentato. Anzi, vivere con una bambina ti insegna tanto: impari a gestire il tempo, le priorità, e a capire cosa conta davvero.”
“Passo tutte le vacanze con loro, ma mi mancano i piccoli momenti quotidiani. Le serate tranquille, i weekend sul divano… spero un giorno di poter tornare a quella normalità.”
La gag in conferenza stampa: “Potrei anche esser morto domani…”
Infine, in conferenza stampa ha scherzato con i giornalisti sul proprio futuro in Red Bull: “Lasciare il team? Chi lo sa. Potrei anche non svegliarmi domani…”, ha detto ridendo. “La vita è imprevedibile. Ma per ora, sono davvero felice di dove mi trovo.”
Foto: Oracle Red Bull Racing