Fernando Alonso ha spiegato in modo esaustivo i motivi per i quali è diventato più difficile correre sotto la pioggia.
Fernando Alonso ha appena compiuto 44 anni ma la voglia di lottare è rimasta intatta, come se il tempo avesse levigato con contorni unici le caratteristiche del due volte campione del mondo. Lo spagnolo ha rilasciato anche un’intervista ricordando in questo modo la sua prima vittoria: “La prima vittoria in Formula 1 è un momento unico ma non ricordo molto di quel giorno, subito dopo la gara siamo partiti per la Polonia perché dovevamo essere in pista lunedì mattina presto, ricordo che eravamo io, Flavio (Briatore) e Jarno (Trulli). Per questo motivo la domenica sera non ho potuto festeggiare come avrei voluto, ma c’era questa giornata di marketing, è stato un peccato”.
Dalla prima vittoria alla Formula 1 moderna, caratterizzata da problemi molto importanti per quanto concerne il capitolo delle gare sotto la pioggia. L’asturiano ha analizzato in modo dettagliato i perché di alcune scelte da parte della direzione gara: “Rispetto a parecchi anni fa la visibilità è peggiorata; probabilmente il cambiamento è iniziato nel 2017 con l’introduzione degli pneumatici di larghe dimensioni, ma in generale è un argomento complesso e difficile.
Tutti vogliamo correre, ma oggi se ti ritrovi a girare in un gruppo di monoposto semplicemente non vedi nulla, e purtroppo sulla pista di Spa abbiamo già visto degli incidenti molto gravi. Credo che tutti i piloti abbiano il coraggio di essere in pista, vogliamo correre anche per gli spettatori che ci seguono in circuito e da casa, ma quando sono accaduti degli incidenti abbiamo capito che non c’è nulla di male nell’aspettare mezz’ora in più.
C’è anche un altro aspetto; probabilmente l’asfalto utilizzato da diversi circuiti è un po’ diverso da quello che si usava in passato. Ricordo che a Sepang abbiamo corso in più occasioni con molta acqua in pista ed è sempre andato tutto bene. Questa nuova generazione d’asfalto offre una grande aderenza sull’asciutto ma risulta come uno specchio sul bagnato, e non è piacevole per la visibilità”.
Alonso ha, poi, aggiunto: “Non so come si può migliorare la situazione, vedo lo stesso anche su alcune autostrade, in alcune la visibilità è scarsa in altre non ci sono spruzzi. Quindi se applicassimo quell’asfalto su tutti i circuiti come regola generale, probabilmente non avremmo problemi di visibilità. Ma magari poi ci sarebbe un degrado enorme sull’asciutto, quindi non so. Possiamo lavorare su questo tema, ma il mio punto di vista resta quello di un pilota. Il prossimo anno? Non cambierà nulla, credo che avremo a che fare con lo stesso problema”.
Sul progetto Aston Martin ha dichiarato: “Ho trascorso solo un giorno al simulatore ed è stato difficile trarre conclusioni; mi serve ancora un po’ di tempo. Ma probabilmente un’opinione definitiva l’avrò solo dopo aver provato la macchina reale, a volte sul simulatore hai una sensazione che poi non trova conferma quando guidi la monoposto. Sappiamo che le prestazioni saranno inferiori rispetto a quelle di questa stagione e per esperienza so che quando un pilota prova qualcosa di più lento di solito non è contento. Ma alla fine, come sempre, tutti coloro che il prossimo anno otterranno dei risultati importanti ameranno le loro monoposto…”.
Foto: X Aston Martin F1 Team