Il miglioramento della qualità dell’aria non può avvenire esclusivamente attraverso il divieto di circolazione dei veicoli più inquinanti.
Come evidenziato dagli esperti, il miglioramento della qualità dell’aria non può avvenire esclusivamente attraverso il divieto di circolazione dei veicoli più inquinanti, ma deve prevedere anche incentivi e sostegni economici per permettere a chi ha un reddito più basso di accedere a tecnologie più pulite. Sebbene il risparmio sui costi di gestione di un’auto elettrica sia significativo nel medio-lungo termine, il costo iniziale di acquisto rappresenta ancora un ostacolo importante per molte famiglie.
Rinviato al 2026 il blocco dei veicoli diesel Euro 5 a Milano e in Lombardia
È stato ufficialmente rinviato al 2026 il divieto di circolazione per i veicoli diesel Euro 5 nei centri urbani della Lombardia. Questa decisione rappresenta un importante sollievo per migliaia di automobilisti che, negli ultimi mesi, avevano temuto l’imminente introduzione di restrizioni più severe per limitare l’inquinamento atmosferico nelle città più popolose della regione.
La normativa che avrebbe dovuto entrare in vigore a breve, vietando la circolazione dei motori Euro 5 diesel nei capoluoghi lombardi, è stata posticipata di almeno un anno. Questo significa che i possessori di tali veicoli potranno continuare a circolare liberamente fino al 30 ottobre 2026, con la possibilità di ulteriori proroghe.
L’assessore regionale Giorgio Maione ha commentato la decisione sottolineando che «evitare il blocco immediato di oltre 400.000 veicoli permette di gestire in maniera più equilibrata la transizione verso una mobilità più sostenibile. Ci stiamo adeguando alle normative nazionali, ma intendiamo lavorare su soluzioni che consentano ai cittadini di continuare a utilizzare i propri mezzi nei grandi centri urbani».
Le nuove limitazioni, quindi, scatteranno a partire dal primo ottobre 2026 in tutti i comuni lombardi con una popolazione superiore a 100.000 abitanti, coinvolgendo città come Milano, Brescia, Monza e Bergamo.
Il rinvio del divieto pone l’accento sull’importanza di accompagnare questa fase con misure concrete di supporto alla transizione verso veicoli a basso impatto ambientale, come le auto completamente elettriche o ibride plug-in. La Regione Lombardia dovrà impegnarsi per facilitare questo passaggio, evitando di penalizzare le fasce più deboli della popolazione.
Come evidenziato dagli esperti, il miglioramento della qualità dell’aria non può avvenire esclusivamente attraverso il divieto di circolazione dei veicoli più inquinanti, ma deve prevedere anche incentivi e sostegni economici per permettere a chi ha un reddito più basso di accedere a tecnologie più pulite. Sebbene il risparmio sui costi di gestione di un’auto elettrica sia significativo nel medio-lungo termine, il costo iniziale di acquisto rappresenta ancora un ostacolo importante per molte famiglie.
In questo scenario si inserisce una novità positiva proveniente dall’Unione Europea: è stato infatti approvato un piano di incentivi che prevede sconti fino a 11.000 euro sull’acquisto di veicoli elettrici. Questa misura punta a rendere più accessibili le auto a zero emissioni, favorendo una mobilità più sostenibile e contribuendo a ridurre l’inquinamento nelle aree urbane.