Un episodio di guida a velocità eccessiva ha nuovamente acceso i riflettori sulle norme di circolazione sulle autostrade tedesche.
Un automobilista è stato infatti fermato e multato dopo che un dispositivo di controllo ha rilevato una velocità di oltre 320 km/h su un tratto autostradale con limite ben più basso. Il caso è avvenuto nel maggio scorso sull’autostrada A2, nei pressi di Burg, a ovest di Berlino, ma solo recentemente la polizia ha completato le indagini e notificato la sanzione al conducente.
Durante un controllo di routine, una telecamera semi-fissa, nota come “Enforcement Trailer”, ha catturato il momento in cui una Porsche Panamera sfrecciava a 321 km/h, superando di quasi tre volte il limite consentito di 120 km/h in quel tratto. La polizia di Magdeburgo ha comunicato che il conducente, la cui identità resta riservata, è stato multato con una sanzione da 900 euro, oltre alla decurtazione di due punti sulla patente e alla sospensione della stessa per un periodo di tre mesi.
La rilevazione di questo eccesso di velocità è avvenuta in modo autonomo grazie all’installazione di sistemi di controllo moderni e semi-fissi lungo le arterie autostradali, che consentono di monitorare con precisione anche le infrazioni più gravi.
Il contesto delle autostrade tedesche e i limiti di velocità
Le autostrade tedesche sono famose a livello internazionale per alcune tratte senza limiti di velocità, una peculiarità che ha da sempre suscitato fascino e controversie. Tuttavia, non tutti i tratti sono privi di restrizioni: molte sezioni prevedono limiti specifici, applicati per motivi di sicurezza, condizioni del traffico o caratteristiche del percorso. Il tratto dove è stata rilevata la velocità record di 321 km/h appartiene a questa categoria, con un limite fissato a 120 km/h.
Il dibattito sull’opportunità di mantenere o meno tratti senza limiti di velocità è ancora aperto tra le autorità tedesche e associazioni automobilistiche, soprattutto alla luce degli incidenti e delle violazioni che si registrano periodicamente.
Non si tratta del primo caso di velocità estrema rilevata in Germania: nel luglio 2021, un automobilista alla guida di una Bugatti aveva raggiunto la velocità incredibile di 417 km/h sullo stesso tratto autostradale A2, tra Ziesar e Theeßen, in direzione Magdeburgo. Tale episodio, segnalato dall’emittente pubblica Mitteldeutscher Rundfunk (MDR), rappresenta uno dei record più elevati mai documentati sulle strade tedesche.
Il marchio Bugatti, noto per la produzione di vetture sportive di altissimo livello, ha una lunga storia legata all’innovazione e alla performance estrema. Fondata nel 1909 da Ettore Bugatti, un imprenditore italo-francese, l’azienda ha saputo coniugare lusso e tecnologia in modelli che hanno fatto la storia dell’automobilismo sportivo.
Nel contesto tedesco, la presenza di marchi prestigiosi come Porsche e il valore attribuito alla guida sportiva contribuiscono a creare una cultura automobilistica molto radicata, che tuttavia deve confrontarsi con le normative e le esigenze di sicurezza stradale.
La recente infrazione a Burg dimostra come, nonostante i controlli rigorosi e le sanzioni severe, alcuni conducenti continuino a spingere al limite o oltre le capacità delle proprie vetture e delle infrastrutture. Le autorità tedesche proseguono dunque nell’implementazione di sistemi di controllo avanzati per arginare il fenomeno delle infrazioni gravi e garantire la sicurezza di tutti gli utenti della strada.