Tutto finito: Elon Musk getta la spugna e lo rimuove da tutte le sue automobili nuove.
La storia di Tesla è piena di grandi occasioni andate in fumo, con il marchio che spesso, ha fatto promesse che non ha potuto portare a termine o che il suo importante CEO Elon Musk non ha poi voluto mantenere. Potremmo farne di esempi, a partire dalla Model 2, la presunta entry level del marchio che doveva uscire tra questo ed il prossimo anno ma che non si è più vista e che, presumibilmente, è stata rimpiazzata dal progetto Robotaxi su cui Musk si è buttato con entusiasmo.
Ritardi, promesse mancate e innovazioni a metà, questo è il lato oscuro di una compagnia che d’altro canto ha fatto tantissimo per la mobilità sostenibile sopratutto con le prime auto – come la Model S – quando ancora non esistevano praticamente vetture elettriche di nuova generazione funzionanti, se escludiamo qualche eccezione illustre come la Nisan LEAF. Musk potrebbe però averne combinata un’altra.
Di recente, le polemiche sul fatto che i software delle vecchie Tesla abbiano problemi di compatibilità ancora da risolvere con l’autopilota di nuova generazione del marchio americano hanno travolto l’azienda di Musk ma lui non sembra molto preoccupato di questo, al punto da aver detto del tutto addio ad una tecnologia che potrebbe aiutare molto nell’implementazione di questa tecnologia anche sulle vecchie auto.
Musk, il “Dojo chiude”!
Con il termine Dojo siamo abituati a pensare ad una palestra giapponese in cui un saggio sensei ci mostra tecniche di arti marziali per autodifesa ma, in realtà, questa parola in casa Tesla ha ben altro significato. Dojo è infatti un progetto importante di Tesla in cui i lavoratori scelti da Musk per questa impresa dovevano sviluppare un super computer, utile per la guida autonoma dei suoi veicoli.
Dojo scompare, i clienti sono furiosi (Meteo Week) – www.GPKingdom.it
Il principio di Dojo è piuttosto semplice: il super computer avrebbe dovuto raccogliere ed elaborare tutti i dati delle vetture Tesla circolanti con autopilot nel mondo, cos ì da consentire all’azienda di ottimizzare questo strumento e di migliorarlo sempre di più. Molto intrigante se non fosse che Tesla, nell’ambito di una serie di tagli annunciati da parecchi mesi per fare fronte ad un calo di fatturato ha scelto di spegnere il progetto e di mandare tutti a casa.
Non sappiamo che destino avranno i dipendenti di Tesla affidati a questo progetto e sopratutto, quali conseguenze avrà questa decisione sullo sviluppo di uno strumento che è un po’ il simbolo dell’efficenza e della modernità delle Tesla di Musk. Sappiamo solo che si tratta di fatto dell’ennesima promessa interrotta del noto CEO che in questi giorni, è sotto attacco da tutti i fronti ma non sembra preoccupato a riguardo.
