La marcatura DOT presente sul fianco di ogni pneumatico rappresenta un elemento fondamentale per conoscere non solo l’omologazione della gomma, ma anche dettagli precisi sulla sua origine e sulla data di produzione. Questo codice alfanumerico, spesso poco considerato dagli automobilisti, rivela informazioni indispensabili per valutare la sicurezza e la qualità del pneumatico, elementi imprescindibili per una guida responsabile.
La sigla DOT è l’acronimo di Department of Transportation, il Dipartimento dei Trasporti statunitense, l’ente equivalente al nostro Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. La sua presenza sulle gomme certifica che il pneumatico è conforme agli standard di sicurezza imposti negli Stati Uniti, garantendo così un controllo rigoroso sin dalla fase di produzione.
Il codice DOT è composto da una sequenza di lettere e numeri che può variare da un minimo di otto a un massimo di tredici caratteri, e ogni segmento fornisce informazioni differenti:
- Le prime lettere indicano il costruttore del pneumatico
- Seguono le informazioni relative alla città e al luogo di produzione
- Le ultime quattro cifre numeriche rappresentano la data di fabbricazione del pneumatico
Quest’ultima indicazione è la più importante per il consumatore, perché permette di determinare con precisione la settimana e l’anno in cui la gomma è stata prodotta. Ad esempio, un codice che termina con “0918” indica che il pneumatico è stato fabbricato nella nona settimana del 2018, ovvero tra il 25 febbraio e il 3 marzo di quell’anno.
Come interpretare il codice DOT e riconoscere la data di produzione
È importante sapere che un codice DOT completo termina sempre con quattro cifre numeriche, mentre se il codice si conclude con tre cifre vuol dire che la gomma è stata prodotta prima del 2000. Alcune lettere come G, I, O, Q, S e Z non vengono mai utilizzate nei codici DOT per evitare possibili confusioni.
La sequenza completa, ad esempio, può apparire così: DOT XXXX XXX(X) 0000, dove le lettere rappresentano il produttore e la località, mentre i numeri finali indicano sempre la settimana e l’anno di produzione.
Questa informazione è particolarmente utile per verificare l’età del pneumatico, un fattore cruciale poiché la gomma, anche se mai utilizzata, subisce un naturale processo di invecchiamento che ne può compromettere le performance e la sicurezza.
Per facilitare l’identificazione del produttore e del luogo di fabbricazione, è disponibile una tabella che associa i codici alfanumerici DOT ai relativi stabilimenti. Il codice può essere composto da due o tre caratteri, con la terza lettera introdotta di recente per una maggiore precisione.
Ecco alcuni esempi aggiornati:
| Vecchio Codice | Nuovo Codice | Costruttore | Città | Nazione |
|—————-|————–|———————————|————————|—————-|
| 000 | 000 | Kumho Tire Georgia Inc. | Macon, Georgia | Stati Uniti |
| 001 | 001 | Qingdao Fleming Tyre Co., Ltd. | Qingdao, Shandong | Cina |
| 002 | 002 | Qingdao Deji Wheel Cart Co., Ltd.| Qingdao, Shandong | Cina |
| 00A | 00A | Zhucheng Yihesheng Rubber Co., Ltd.| Zhucheng City, Shandong | Cina |
| 1XC | 1XC | Trelleborg Tires (Yokohama TWS) | Tivoli | Italia |
| 00F | 00F | Open Joint Stock Company “Omskshina” | Omsk | Russia |
Questi codici sono fondamentali per risalire all’origine esatta del pneumatico ed eventualmente verificarne la qualità e la conformità alle normative vigenti.
L’importanza di conoscere il codice DOT non si limita dunque alla semplice curiosità: è un aspetto essenziale per chi vuole acquistare pneumatici nuovi consapevolmente o verificare lo stato di quelli già in uso. Pneumatici troppo vecchi possono infatti rappresentare un grave rischio per la sicurezza stradale, anche se apparentemente in buone condizioni.
Infine, è utile ricordare che alcuni pneumatici riportano un codice DOT parziale su un lato e quello completo sul lato opposto, quindi è sempre consigliabile controllare entrambi per avere la certezza delle informazioni.