Ragazza guida un motoscafo

Vacanze al mare, quali veicoli si possono guidare senza patente nautica: non sono pochi

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Scritto da Francesca Testa

22 Agosto 2025

Scoprire il mare senza patente è possibile, ma solo in certi casi: ecco cosa sapere prima di salire a bordo.

Con l’estate che spinge migliaia di persone verso le coste italiane, cresce il desiderio di vivere il mare da protagonisti, non solo dalla spiaggia. La tentazione di salire su un gommone, su una moto d’acqua o su un piccolo motoscafo è forte, specie quando il sole brilla e l’orizzonte invita all’avventura. Ma prima di mettersi ai comandi, in molti si pongono una domanda decisiva: serve davvero la patente nautica?

La passione per la navigazione si sta diffondendo anche tra chi non ha esperienze pregresse in mare. I veicoli leggeri e di piccole dimensioni, come gli acquascooter o i gommoni a motore, vengono spesso percepiti come semplici da usare e ideali per escursioni brevi. Tuttavia, dietro a questo scenario di libertà si nasconde un sistema normativo più articolato di quanto si possa pensare, che distingue nettamente tra tipi di imbarcazioni e modalità d’uso.

Non è raro incontrare turisti che, attratti dalla facilità con cui si possono noleggiare questi mezzi, si avventurano in mare ignari delle normative vigenti. Eppure, non tutte le acque sono libere: le regole possono cambiare in base alla potenza del motore, alla distanza dalla costa o alla presenza a bordo di una persona abilitata. È in questo contesto che entra in gioco la questione delle patenti nautiche, spesso fraintesa o semplificata.

Molte strutture balneari e centri specializzati offrono mezzi già pronti per essere usati, garantendo assistenza e supporto tecnico. Tuttavia, prima di effettuare una prova in mare, è essenziale comprendere cosa prevede la legge italiana in materia di guida e requisiti tecnici.

Le regole da conoscere prima di partire

Come riporta Sea Sports Service, le moto d’acqua sono legalmente considerate natanti da diporto con lunghezza inferiore ai 4 metri. Proprio per questa classificazione, dal 15 settembre 2005, la legge italiana ha stabilito l’obbligo di possedere una patente nautica di categoria A per guidarle. La normativa si applica indipendentemente dalla distanza dalla costa.

Gommoni in mare

Lo stesso principio vale per numerosi altri mezzi marini a motore. Imbarcazioni con motori superiori ai 30 kW, oppure dotate di specifiche cilindrate, richiedono la patente anche se utilizzate vicino alla costa. In più, la patente è sempre obbligatoria per attività come lo sci nautico o l’utilizzo di mezzi in ambito sportivo.

Quando è possibile guidare senza patente

Nonostante le restrizioni, esistono casi in cui è ancora possibile guidare un’imbarcazione senza patente. La condizione principale riguarda la potenza del motore: se inferiore a 30 kW (40,8 cv), è consentito navigare entro le 6 miglia dalla costa senza titolo abilitativo. Questo quindi vale per tutti i veicoli che rispettano questo requisito, tra moto d’acqua, gommoni, motoscafi, ecc. Altro requisito, per la moto nautica, la presenza a bordo di una persona munita di patente, che sia responsabile della sicurezza.

Le sanzioni per chi viola queste regole sono severe: si va da oltre 2.000 euro di multa all’ormeggio forzato per 30 giorni, fino al sequestro del mezzo in caso di mancanza dell’assicurazione. La legge, quindi, non lascia spazio a interpretazioni personali. È fondamentale informarsi in anticipo e, se necessario, intraprendere il percorso per ottenere la patente nautica, che prevede esami scritti e pratici ed è valida per dieci anni.

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