Le case automobilistiche sono solite mettere in atto campagne di richiamo sui veicoli che potrebbero presentare problemi di sicurezza. In alcuni casi, però, il consumatore avrà diritto a un congruo risarcimento. Ecco quando.
La totalità delle aziende automobilistiche in alcuni casi può mettere in atto delle piccole o grandi campagne di richiamo in riferimento ad alcuni modelli di auto già in circolazione. I motivi sono dovuti alla “scoperta” di alcuni difetti tecnici riguardanti le varie componenti delle macchine in questione.
Per garantire massima sicurezza a tutti e per evitare problemi di vario genere, quindi, in via precauzionale i vari marchi automobilistici corrono ai ripari informando tutti i possessori delle auto coinvolte dalla specifica campagna di richiamo.
Gli utenti in possesso delle auto oggetto del richiamo non possono fare altro che prendere appuntamento con l’officina specializzata e portare l’auto in questo luogo per procedere alla sostituzione o alla riparazione dell’elemento difettoso. Generalmente, tutte le spese per il richiamo saranno a carico della casa automobilistica e non dell’utente, dal momento che quest’ultimo non avrà alcuna colpa per quanto accaduto.
Ci sono casi, però, in cui il consumatore avrà addirittura diritto a un cospicuo risarcimento. Nelle prossime righe faremo luce su questo argomento non propriamente noto a tutti. Ecco che cosa c’è da sapere in merito.
Richiamo auto, si ha diritto al risarcimento in tutti questi casi: i vari dettagli sull’argomento
Il produttore pagherà tutte le spese per la campagna di richiamo anche nel caso in cui dovesse essere scaduta la garanzia. Ci sono casi, però, che potrebbero portare il consumatore a potersi spingere oltre e a chiedere anche un risarcimento per il danno causato. Per esempio, si avrà diritto al risarcimento nel caso in cui il difetto tecnico riscontrato dovesse essere la causa principale di un eventuale incidente.
Un altro caso è quello riguardante le omissioni delle casa produttrice in merito ai problemi tecnici. Un caso che ha fatto scuola in tal senso è quello relativo allo scandalo diesel. Esso venne denominato anche Dieselgate e ha riguardato la falsificazione delle emissioni delle automobili del gruppo Volkswagen dotate di propulsore diesel e vendute negli Stati Uniti e in Europa.
In tal caso, oltre 400.000 proprietari di auto avevano fatto causa a Volkswagen, ottenendo un importante risarcimento per tutte le omissioni dimostrate in futuro.