Sono tanti gli esordienti in questo 2025: Hadjar, Bearman, Bortoleto, Antonelli, Lawson e Colapinto, prima ancora Doohan. Chi è il rookie dell’anno dopo Monza?
Nel GP di Monza altre gare sontuose di Bortoleto e Hadjar, terminati in ottava e decima posizione. A sandwich tra loro due un altro rookie, Kimi Antonelli. Sono tante le prestazioni notevoli da parte dei nuovi arrivati in Formula 1: dal podio del nostro Antonelli alle rimonte dei piloti della VCARB, passando per le innumerevoli gare a punti di Bortoleto: ecco la situazione dei rookie dopo il weekend italiano analizzando pilota per pilota.
Kimi Antonelli
Una stagione colma di alta e bassi quella di Antonelli, che dopo sole 10 gare è arrivato a podio per la prima volta, nel GP del Canada, ma da quel weekend in poi la sua stagione è andata in decrescendo. Qualche errore di gioventù condito da problemi del team e incidenti in cui era incolpevole. Sono tanti i record battuti dal giovane italiano quest’anno: dal più giovane a condurre un gran premio a Suzuka, al terzo più giovane di sempre a terminare a podio.
Certo, gli errori in Austria e Olanda che hanno causato un DNF a Verstappen e Leclerc sono da matita rossa, ma il talento del numero 12 romagnolo è immenso e questi incidenti sono giustificabili alla prima stagione, soprattutto in una macchina competitiva. A differenza di un pilota come Russell, Kimi non ha avuto possibilità di ambientarsi alla Formula 1 nel team propedeutico, perciò è chiaro che la prima stagione non possa tenere il passo di un pilota più esperto come George.
Isack Hadjar
Una stagione ottima del talento classe 2004, coronata con il podio nella scorsa gara a Zandvoort. Anche per il parigino è stata un’annata di alti e bassi: dal GP di Spagna a Zandvoort non era infatti entrato nella top-10, anche in questo caso per errori del pilota (come a Silverstone nei confronti proprio di Kimi Antonelli), oltre a problemi con il team, tra strategie e affidabilità. Risultati comunque impressionanti da parte di Hadjar, soprattutto considerando il ritiro prima ancora dell’inizio dell’esordio a Melbourne.
Proprio quelle lacrime alla prima gara sono state il motore per il resto della stagione. Hadjar ha battuto infatti entrambi i compagni, Tsunoda e Lawson, ed è riuscito a incoronare l’annata con un podio fantastico in un weekend perfetto nella tappa prima del GP di Monza.
Gabriel Bortoleto
Una stagione di crescendo assoluto quella compiuta da Bortoleto, che ha seguito le migliorie alla sua Sauber C45 per arrivare a punti in molte situazioni. Gabi è riuscito a battere in molte gare il suo compagno di squadra, Nico Hulkenberg, che rimane con molto più punti a causa del podio conquistato nel GP di Silverstone.
L’inizio di anno per il brasiliano era stato parecchio complicato: dal ritiro al primo GP a Melbourne fino alle molte gare sotto la top-10. I primi punti nella sua breve carriera nella massima categoria del motorsport arrivano a Spielberg, gara in cui la Sauber aveva un ottimo passo ed era riuscita a concludere con punti per entrambi i piloti. Da lì in poi 3 gare a punti su 5, con il massimo risultato raggiunto a Budapest con un ottimo sesto posto. Una stagione decollata quella del 2004 di San Paolo, che dopo un po’ di tempo per adattarsi, è riuscito a pareggiare ed ultimamente battere le prestazioni del compagno di squadra.
Oliver Bearman
Bearman è considerato rookie nella classe piloti del 2025, nonostante le tre presenza sulla griglia di partenza nel 2024. Gare in cui aveva già fatto vedere il suo talento, soprattutto nell’appuntamento di Jeddah con la Ferrari, terminato al settimo posto. La stagione di Oliver è stata buona: come per Antonelli sono stati molti gli sprazzi di talento ma qualche errore dettato dall’età, oltre ad una sfortuna notevole, gli hanno fatto perdere parecchi punti durante l’anno.
Per 4 GP consecutivi (Canada, Austria, Silverstone e Spa) è terminato 11esimo, solo una posizione fuori dai punti. Nonostante ciò è riuscito a racimolare 16 punti, ponendosi una posizione indietro in classifica rispetto a Bortoleto, con 12 punti in meno di Ocon, suo compagno di squadra.
Liam Lawson
Anche Lawson, nonostante aver percorso già molti chilometri in Formula 1, è considerato tra i rookie in F1. La sua stagione è da dividere in due volti: le prime due gare, disastrose, sulla Red Bull, e la rinascita dopo lo scambio con Yuki Tsunoda. La retrocessione in VCARB ha dato una spinta alla stagione di Lawson, che nel momento negativo a metà anno di Isack Hadjar, ha portato punti costanti alla scuderiadi Faenza. Complessivamente si trova dietro al francese in classifica generale, ma su questo pesano il podio di Hadjar a Zandvoort ed il periodo di transizione tra la complessa Red Bull e la più facile VCARB. Una stagione tutto sommato non negativa.
Jack Doohan e Franco Colapinto
Un discorso separato si può fare per i due piloti che hanno affiancato Pierre Gasly in Alpine quest’anno: Doohan nelle prime 5 gare, Colapinto da Imola in poi. Sia l’australiano che l’argentino non hanno rispettato le aspettative: Jack, figlio d’arte, non è riuscito a convincere Briatore fino a Jeddah ed è stato perciò sostituito da un talento che a fine 2024 sembrava in rampa di lancio, nonostante qualche incidente di troppo, Franco Colapinto. Neanche Franco è riuscito a vincere il cuore di Briatore, che adesso si questiona su chi potrà essere ad affiancare Gasly nel 2026.
Con ancora un terzo di stagione da svolgere, la battaglia per il rookie dell’anno è più serrata che mai, con diversi piloti che si potranno contendere il riconoscimento di miglior esordiente nella classe del 2025.
Foto: Formula 1, Stake Sauber F1 Team, Visa Cash App Racing Bulls F1 Team
