Auto elettriche

Auto elettriche, cambia la strategia dell’UE: “Stiamo preparando una revisione”

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Scritto da Francesca Testa

14 Settembre 2025

La Commissione europea guida con determinazione la transizione verso un futuro automobilistico totalmente elettrico, puntando a un veicolo di nuova generazione che risponda alle esigenze di accessibilità e sostenibilità del mercato europeo. In un contesto di crescenti sfide climatiche e geopolitiche, la presidente Ursula von der Leyen ha presentato l’iniziativa Small Affordable Cars, una strategia volta a sviluppare un’auto elettrica compatta, economica e prodotta integralmente in Europa.

Nel discorso sullo Stato dell’Unione, von der Leyen ha sottolineato l’importanza di investire su un segmento di veicoli ultracompatti e a basso costo, pensati per milioni di europei che desiderano accedere a un mezzo elettrico senza rinunciare al portafoglio. “Dobbiamo investire in veicoli piccoli e convenienti, sia per il mercato europeo, sia per soddisfare l’impennata della domanda globale”, ha dichiarato la presidente della Commissione. L’obiettivo è chiaro: creare una piccola auto elettrica “made in Europe” che possa competere con la crescente presenza asiatica, in particolare cinese, nel mercato globale.

Questa visione si ispira direttamente al modello delle kei car giapponesi, piccoli veicoli sostenuti da forti incentivi fiscali, capaci di coniugare efficienza, sostenibilità e convenienza economica. La proposta raccoglie il consenso di figure chiave dell’industria automobilistica europea, come Luca de Meo, ex CEO di Renault, e John Elkann, presidente di Stellantis, che vedono in questo nuovo segmento un’opportunità per rilanciare la produzione interna e rendere la mobilità elettrica accessibile a un pubblico più ampio.

Verso un’industria automobilistica europea più sostenibile e competitiva

L’iniziativa Small Affordable Cars si inserisce nel più ampio quadro di politiche europee orientate alla sostenibilità ambientale e alla sovranità industriale. L’Europa mira a costruire una filiera completa, dalla produzione delle batterie all’assemblaggio dei veicoli, garantendo standard elevati di ecocompatibilità. La presidente von der Leyen ha ribadito come il progetto debba essere sviluppato in collaborazione con l’industria e le istituzioni, per assicurare un impatto positivo sia sul piano ambientale che economico.

In vista della riunione prevista a Bruxelles con i principali rappresentanti del settore automobilistico, la Commissione ha anticipato l’intenzione di rivedere il regolamento che prevede il termine di vendita dei motori a combustione interna entro il 2035. Il processo di revisione sarà guidato dal principio di “neutralità tecnologica”, un approccio condiviso soprattutto da Italia e Germania, che prevede una valutazione equilibrata delle diverse tecnologie di propulsione e dei carburanti alternativi.

Dal governo italiano, tuttavia, arrivano richieste di maggiore incisività. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha definito le recenti dichiarazioni europee “troppo timide”, sottolineando la necessità di uno “shock di riforme” per rilanciare con forza il comparto automotive nazionale e garantire che l’Europa mantenga la propria leadership tecnologica.

L’agenda della Commissione europea per i prossimi dodici mesi non si limita alla sola rivoluzione automobilistica. Alla base di una transizione efficace verso l’elettrico vi è infatti la necessità di un sistema energetico più sostenibile, affidabile e integrato. Von der Leyen ha annunciato un rafforzamento degli investimenti nelle energie rinnovabili e nucleari, riducendo la dipendenza dai combustibili fossili russi.

Tra le iniziative strategiche figura il progetto Energy Highways, un’autostrada dell’energia progettata per superare i colli di bottiglia infrastrutturali che frenano la distribuzione efficiente di elettricità in Europa. Particolare attenzione è riservata al corridoio meridionale dell’idrogeno, che collegherà Nord Africa, Sicilia e il resto d’Europa, rappresentando un elemento chiave per la realizzazione di una vera e propria Unione dell’energia.

Il commissario europeo responsabile, Dan Jorgensen, ha definito queste iniziative “fondamentali” per consolidare l’autonomia energetica del continente e sostenere la diffusione su larga scala della mobilità elettrica. Il rafforzamento della rete energetica, infatti, è indispensabile per supportare la crescente domanda di ricarica dei veicoli elettrici, rendendo possibile la diffusione di massa delle piccole auto elettriche europee.

L’Europa si prepara dunque a una svolta industriale e ambientale, puntando su un modello di mobilità più sostenibile, equo e competitivo, con l’ambizione di non lasciare spazio alla concorrenza estera, ma di affermare la propria leadership nel mercato globale dell’automotive elettrico.

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