Automobile Robert Redford

La Porsche di Robert Redford: il segreto nascosto dietro l’auto che è diventata leggenda

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Scritto da Francesca Testa

16 Settembre 2025

Nessuno sa il vero segreto dell’automobile del divo di Hollywood, ecco perché è tanto speciale e chiacchierata.

Proprio in queste ore, è arrivata la triste notizia della scomparsa di Robert Redford, un uomo che ha vissuto sicuramente una vita molto piena ed iconica nelle vesti di tanti miti del cinema. Sceneggiatore, attore ed anche regista, Redford ha vissuto tante vite sullo schermo, interpretando ruoli molto diversi nel corso di una lunga carriera che ci ha accompagnato anche nel corso del duemila.

Le pellicole più famose di Redford? Sono quasi tutte ambientate nel Far West, come Corvo Rosso non avrai il mio scalpo o Butch Cassidy ma non mancano pellicole di tutt’altro genere come la commedia romantica A piedi nudi nel parco e L’uomo che sussurrava ai cavalli, ambientato in una famiglia americana apparentemente modello ma che nasconde alcuni segreti.

Proprio agli inizi del duemila però, Redford ha recitato in un film chiamato Spy Game in cui interpreta lo spietato Nathan Muir che nelle prime scene della pellicola, viaggia a bordo di un’automobile iconica degli anni settanta in cui era forse la sportiva più popolare degli USA e non solo. C’è però una cosa interessante da notare a proposito di questo veicolo.

Un segreto che molti ignorano

Nella scena iniziale del film, vediamo l’agente segreto a bordo di una vettura verde smeraldo. Poco da fare, è una Porsche e su questo non ci piove, ma sapete di che modello si tratta? Molto spesso, l’auto è stata confusa con una sportiva Porsche 912. Quest’auto prodotta tra il 1965 ed il 1969 era una sorta di “entry level” del marchio, una variante meno costosa della 911 per attirare nuovi clienti nell’epoca delle auto “targa” che andavano di moda.

Robert Redford segreto

Redford alla guida della sportiva tedesca (YouTube) – www.GP.Kingdom.it

L’auto che guida Redford è in realtà una vera 911, trattandosi del modello Porsche 911T del 1968. La differenza principale sta sotto il cofano: la vettura monta infatti il propulsore boxer a sei cilindri da 110 cavalli, portato a 140 e poi addirittura a 160 in altre due versioni uscite nello stesso anno contro il quattro cilindri posteriore della 912, decisamente meno eccitante. Anche la linea era leggermente diversa, con la 912 che risulta molto più semplice e facile da produrre.

La 911T è sicuramente un’automobile che ai collezionisti piace molto: pensate che ad oggi, un esemplare come quello che appare in uno degli ultimi film con Redford protagonista, si può pagare anche 90.000 € in buone condizioni, con gli esemplari conservati meglio che superano di molto questa cifra, praticamente, come una 911 moderna! Possiamo ricordare la carriera e la vita di un grande attore con questo piccolo tributo, facendo un po’ di luce su un errore che i veri appassionati hanno sicuramente notato.

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