Gran Premio del Brasile 2009: Jenson Button conclude quinto al traguardo e si laurea campione del mondo per la prima volta in carriera, concretizzando la stagione dei miracoli della Brown GP
Ci sono momenti nello sport nei quali accadono cose… che non le si crede neanche a vederle. Il cerchio che si chiude ad Interlagos, nel lontano 2009, è qualcosa di assolutamente leggendario ed è certamente considerato da ogni appassionato uno degli episodi più memorabili dell’intera storia della F1.
Un anno: breve, fulmineo e clamorosamente vincente. Questa storia inizia da più lontano, quando alla fine del 2008 le ceneri della Honda vengono acquisite da un certo Ross Brawn per una cifra simbolica di una sterlina, sufficiente comunque per tentare di ricostruire un grande marchio mettendoci passione, risorse e grandi competenze.
Proprio queste ultime saranno l’ago della bilancia che porterà al successo un team che, ai nastri di partenza, avrebbe dovuto arrancare nei bassifondi per mancanza di un tempo di programmazione sufficiente durante i mesi che separano due annate di F1.
Ebbene, l’intuizione geniale del doppio diffusore risulterà bastevole per ribaltare completamente le aspettative e i pronostici, regalandoci una stagione che ancora oggi risulta essere qualcosa di unico e probabilmente difficilmente replicabile.
Le 6 vittorie nelle prime 7 gare di quella stagione risultano il bottino che porterà Jenson Button a festeggiare il titolo iridato quel 18 Ottobre e scrivere uno degli abbagli più belli e romantici della storia di questo sport.
Purtroppo di abbaglio è doveroso parlare, poichè dal 2010, dopo solo un anno glorioso di vita, la BrownGP cesserà di esistere e la proprietà verrà venduta ad un colosso dei motori come la Mercedes. La stella a tre punte, da quell’anno, tornerà nelle competizioni e si preparerà a scrivere, da li a pochi anni, uno dei cicli più vincenti di sempre.