Da uno dei più forti di sempre a quell’epoca ad un semi-sconosciuto: ecco come la Ferrari ha divorziato con Lauda e si è sposata con Villeneuve
Ci sono stagioni, come quella passata, che passano alla storia per le incredibili lotte per il mondiale, e stagioni in cui ciò che avviene fuori dalla pista è preminente. Il 1977, per la Rossa, non fu solo l’anno del secondo titolo mondiale di Niki Lauda, ma anche l’anno della definitiva separazione con il pilota austriaco causata da parecchie divergenze interne. Quel 1977 rappresenta un cambio radicale non solo nel box della squadra, ma anche per la cultura stessa del team.
Il team di Maranello è sempre stato abituato ad avere nel team campioni di carattere mondiale, ma quella stagione le divergenze ed i litigi con Niki Lauda hanno provocato uno scisma che a fine 1976 nessuno si aspettava.
Un campione tanto forte in pista quanto esuberante nelle dichiarazioni
In quegli anni il classe 1949 era il più forte in pista: talentuoso ma calcolatore, veloce ma intelligente. Dopo essere tornato dall’inferno del Nürburgring nel 1976, Lauda aveva assunto un ruolo che andava ben oltre quello del pilota: era diventato il riferimento tecnico della squadra, l’uomo che aveva il compito di trasformare una monoposto in una macchina vincente. Averlo in squadra significava assicurarsi un pilota di caratura immensa, che poteva portare al team tanti vantaggi. E qualche svantaggio.
Niki Lauda non aveva filtri: diceva ciò che pensava in ogni occasione. Lauda parlava apertamente dei problemi della vettura, dell’organizzazione fallacea del team, degli sviluppi, dei metodi utilizzati. Qualcosa che ai vertici societari non piaceva, soprattutto al Commendatore, Enzo Ferrari.
Nel circus di F1 rimbalza ininterrottamente una notizia: Lauda non correrà più per la Rossa a partire dal 1978. Troppe erano le frizioni all’interno del team, che nel 1977 hanno portato ad una collisione tra le varie fazioni. All’addio dell’austriaco, saranno queste le parole di Enzo Ferrari: “Un Giuda venduto alla concorrenza per 30 kg di salame”. Tra di loro non scorreva molto amore…
L’austriaco si trasferirà in Brabham, squadra di Bernie Ecclestone, dove però non raccoglierà molti successi e si trasferirà poi alla corte della McLaren. Il titolo del 1978 è ormai nelle sue mani, ma la vittoria avviene da separato in casa. Ma chi sostituirà Niki Lauda a Maranello?
Chi sostituisce Lauda?
Il vuoto lasciato da Niki Lauda a Maranello è enorme: sostituire un due volte campione del Mondo è troppo difficile per quasi tutti ed Enzo Ferrari si trova di fronte ad un compito molto impegnativo. Le opzioni a disposizione del Commendatore sono le seguenti:
- Mario Andretti;
- Emerson Fittipaldi;
- Alan Jones;
- il giovane Eddie Cheever;
- lo sconosciuto Gilles Villeneuve;
Al tempo il canadese era un semi-sconosciuto, ma nonostante ciò, il 26 settembre del 1977, la scelta ricade proprio su di lui, grazie soprattutto alle ottime referenze di Walter Wolf. Lo stesso Gilles è sotto shock: all’arrivo a Maranello è spaesato… proprio come qualcuno che ci entra da pilota della Ferrari!
Non solo 6 vittorie e nessun titolo mondiale: Gilles era molto di più
Mentre Lauda veniva allontanato per la questione extra-pista, Enzo Ferrari si innamorava un giovane canadese che correva come se ogni curva fosse l’ultima. Gilles Villeneuve non impressionava per i risultati, ma per lo stile: la macchina di traverso, il controllo precario, la sensazione costante di rischio. Gilles guidava. E questo piaceva a Enzo.
Villeneuve ha riportato a Maranello tanta passione e, nonostante le poche vittorie, solo 6, viene ricordato ancora ai giorni nostri per il suo incredibile talento e per la tragica fine. Chiamato al compito di sostituire uno dei pilastri di questo sport, è riuscito a rimpiazzarlo nei cuori dei milioni di Tifosi da tutto il mondo. Purtroppo le corse hanno tolto la vita al giovane canadese, che morì nel famigerato incidente a Zolder nel 1982. L’aviatore, come viene nominato Gilles, milita ancora nei cuori dei tifosi per la grande passione e la velocità che ha messo in pista con la tuta della Rossa.
Foto: F1, Ferrari