Il messicano è sulla graticola con Red Bull dopo il disastroso fine settimana in Giappone, e i media ipotizzano una rottura già alla fine del 2023. Ma se fosse invece papà Perez ad entrare in azione?
“All this was built for Max”, tradotto “tutto questo è stato costruito per Max”, potrebbe candidarsi molto probabilmente ad essere miglior citazione per meglio sintetizzare l’ormai terminata stagione 2023 di F1, con la vittoria del sesto titolo di Red Bull e il brutto finale per Sergio Perez. E per di più se la dice Antonio Perez Garibay, alias Perez senior, non proprio uno così nell’ambiente. Dopo le bordate continue di Helmut Marko nel corso della stagione, il disastroso doppio (e recente) appuntamento asiatico, e la dichiarazione di aver assunto un mental coach, papà Perez ha fatto chiarezza su ciò che realmente accade o è ormai accaduto nello sviluppo della RB19.

Il definire la macchina “tutta per Max” non è una grande novità, considerando che ipotesi come questa già sorsero ai tempi di Gasly e Albon, scartati violentemente dal solito Marko. I risultanti fin qui ottenuti da Checo dicono che la ragione è dalla parte di Helmut, dato che il pilota non solo non riesce a contrastare Verstappen ma è persino distante dalla zona podio. E se papà Perez anticipasse Helmut annunciando il prematuro divorzio?
Chi al posto di Sergio? Marko, senti…Alguersuari
Ed è probabilmente proprio questo il nodo più arduo da slegare per Horner e Marko. Chi potrebbe prendere il sedile così bollente di Perez? E se poi fosse anche lui dominato da Verstappen? E se invece potesse addirittura emulare Ricciardo contrastando l’olandese? Tutte queste incognite affiorano nei pensieri del team austriaco, ma che nel frattempo potrebbero essere scagionate da una vecchia conoscenza della famiglia Red Bull, il non indimenticabile ex Toro Rosso Jaime Alguersuari. Lo spagnolo (più celebre per il difficile cognome che per la pista), ha definito, ai microfoni di Sky Sports UK, il settore giovanile della casa austriaca come “non più vincente” e “ormai privo di piloti che possano ambire al titolo”. E’ solo questa la motivazione per la quale Red Bull tratterrebbe Perez in vista 2024.
Ciò nonostante, Liam Lawson ha subito fatto vedere il proprio talento disputando gp all’altezza del più esperto Tsunoda, malgrado sia ormai pronto a riposare per il 2024, riconsegnando il sedile a Ricciardo. Ecco perché nonostante le bordate dei media olandesi (Jan Lammers ha definito Perez “un criminale“, riportando che Lawson sarebbe ad un passo dal rimpiazzarlo), se solo si analizzasse con un’occhiata al futuro e si riflettesse sul reale valore del settore giovanile, allora si giungerebbe ad una soluzione meno aggrovigliata. Affidare un sedile così caldo ad un giovanissimo pilota sarà come ripetere lo stesso errore del 2019 e del 2020, bruciando un pilota e soprattutto i suoi sogni futuri nel circus. Solo ora ci si rende conto di quanto quel gp di Abu Dhabi del 2021 sia così lontano nella memoria di tutti…
Foto: @Oracle Red Bull Racing