La Rossa potrebbe trasformarsi in una “Ferrari blu” per un weekend: a Miami ci sarà un tocco di azzurro sulla livrea… ecco perchè!
“Date a un bambino un foglio di carta, dei colori e chiedetegli di disegnare un’automobile, sicuramente la farà rossa”: questa frase di Enzo Ferrari, scomparso ormai quasi 36 anni fa, rimane tutt’ora attuale e sempre più vera, visto che mai come oggi il Rosso Ferrari rimane un simbolo storico del quale a Maranello sono fieri ed orgogliosi, simbolo del marchio italiano e della città romagnola. Eppure, questo weekend il Rosso potrebbe essere “sporcato” con note di blu…

In occasione dei 70 anni della Scuderia Ferrari negli USA, infatti, la Rossa colorerà la sua livrea rossa anche con note di azzurro: colore non casuale, ma anzi utilizzato nel passato da leggende quali Alberto Ascari, Clay Regazzoni, John Surtees, Lorenzo Bandini e Niki Lauda sulle proprie tute. Ferrari era infatti, nella prima parte della sua storia, usare spesso l’azzurro, oggi totalmente scomparsa.
Non sarà, però, una totale Ferrari blu: saranno presenti infatti soltanto alcune sfumature d’azzurro, volte proprio a richiamare la storia ma non a sostituire il Rosso Ferrari come fatto nel 1964.

Il comunicato di Ferrari
Così Ferrari comunica sul proprio sito ufficiale la notizia: “L’Azzurro La Plata e l’Azzurro Dino, risalenti alle origini della storia di Ferrari e rimasti nel cuore dei suoi conoscitori, verranno riscoperti in alcuni momenti che renderanno ancora più speciale l’avventura negli Stati Uniti. Nei prossimi giorni queste sfumature ricche di memoria riprenderanno il loro posto nel mondo Ferrari, dal racing alle vetture sportive, per celebrare una tradizione reinterpretandola con lo sguardo di oggi.
Le due tonalità di azzurro rivivranno in diversi aspetti del mondo di Scuderia Ferrari, fra i quali una speciale livrea della SF-24 di Formula 1 che sarà impiegata unicamente per la gara di Miami e svelata in Florida.
AZZURRO LA PLATA
L’Azzurro La Plata, piuttosto chiaro, colore nazionale delle auto delle squadre argentine, era simile alla tonalità che Alberto Ascari portò in gara nelle sue stagioni più vincenti. L’italiano due volte campione del mondo era infatti solito indossare una maglia azzurra con un casco coordinato, che erano i suoi portafortuna.
Dello stesso colore erano le tute dei piloti negli anni Sessanta, come John Surtees e Lorenzo Bandini, Ludovico Scarfiotti e Chris Amon. Di quella tonalità era anche la tuta di Niki Lauda nel suo primo anno con la Scuderia, così come appunto i camici degli operai di Maranello.
AZZURRO DINO
L’altro colore che Ferrari ha voluto riscoprire per Miami è l’Azzurro Dino, un blu più carico che attirò l’attenzione di diversi piloti della Scuderia e in particolare di Arturo Merzario e Clay Regazzoni, l’ultimo a indossarlo nel 1974. Da allora, sulle tute dei piloti l’azzurro ha lasciato il posto al rosso, e a volte il bianco. Questo colore inoltre non era solo protagonista in pista ma era anche il colore delle divise a Maranello”, chiosa il comunicato di Ferrari.
Foto: Scuderia Ferrari, Pinterest