Charles Leclerc trionfa nel GP di Monaco virtuale davanti ad Alexander Albon: maledizione finita per il pilota di casa o “solo” un caso videoludico?
Maledizione interrotta a Montecarlo? Non possiamo saperlo, ma dopo Max Verstappen con la 24h del Nurburgring, a vincere nel virtuale è Charles Leclerc, che trionfa nel GP di Monaco su F1 24 (il videogioco ufficiale della Formula 1) davanti ad Alex Albon. Un trionfo, quello di Charles Leclerc, dominato dall’inizio alla fine, con 7 secondi di distacco in 20 giri sull’amico Albon.
I piloti di Formula 1 Charles Leclerc e Alex Albon hanno affrontato le superstar del calcio mondiale Diogo Jota e Pierre-Emerick Aubameyang e i creatori di contenuti WillNE, Chesnoid, Liam Kalevi, AverageF1Consumer, MaximeMXM ed ElReyGuiri, in uno speciale evento di corse SimRacing prima del GP di Monaco 2024. La competizione “The Ten Racers” ha visto le stelle dello sport e non solo darsi battaglia in una gara virtuale attorno all’iconico circuito cittadino monegasco nel nuovo videogioco F1 24, che verrà lanciato il 31 maggio.
”Flop”, però, per i due calciatori presenti in gara: su 10 partecipanti, Pierre-Emerick Aubameyang si posiziona all’8º posto, mente l’esterno del Liverpool Diogo Jota si classifica 9º, a quasi 1 minuto da Leclerc.
Cos’è il SimRacing?
Oltre il monitor, un mondo di emozioni. Il SimRacing non è soltanto un semplice videogioco, è un’immersione totale nel mondo delle corse automobilistiche, dove la passione per i motori si fonde con la tecnologia più avanzata. Dietro un volante e pedali realistici (spesso si può partire con qualche centinaio d’euro!), i piloti virtuali sfidano se stessi e gli avversari su circuiti digitali riprodotti con meticolosa precisione, rivivendo l’ebbrezza della velocità e la tattica della gara.
I simulatori di guida di oggi ricreano con fedeltà maniacale la fisica di guida, il comportamento delle vetture e le sensazioni al volante. Ogni imperfezione, ogni sbavatura nella traiettoria, ha un prezzo, e tutto ciò rende difficilissimo competere ad alti livelli. La concentrazione è massima, i riflessi devono essere pronti e scattanti, e la padronanza del mezzo è fondamentale per domare bolidi virtuali che sfiorano i 300 km/h.
Foto: Charles Leclerc