La Formula 1 in Sicilia? Ebbene sì, seppur per un breve decennio del secolo scorso, la categoria regina del motorsport aveva in calendario il Gran Premio di Siracusa! Eccone la storia.
C’è un luogo nella terra degli agrumi, dove il tempo, una volta scandito dal rombo dei motori delle monoposto di Formula 1, sembra essersi fermato al 1967 quando si è corso per l’ultima volta il Gran Premio di Siracusa sul Circuito degli Aranci.
Lontano dalla Motor Valley, proprio sulla costa settentrionale della Sicilia, sorgeva il circuito di Siracusa, il risultato di un’unione di tratti di strade cittadine, provinciali e statali, per una lunghezza complessiva di 5,4km, nato dall’iniziativa di Vincenzo D’Amico Urso. Il tracciato si sviluppava in una serie di velocissime curve ad “S” e lunghi rettilinei che lo rendevano una pista ad alta velocità.
Tra gli anni Cinquanta e gli anni Sessanta si svolgeva una gara esclusiva per le monoposto di Formula 1 non valida però al campionato mondiale. Proprio sullo sfondo degli alberi di arance, il circuito di Siracusa offriva, ai team più prestigiosi del circus – Alfa Romeo, Ferrari, Maserati, Lotus, Vanwall, Connaught – la terra baciata dal Sole come palcoscenico per testare le proprie monoposto, complici anche le condizioni della pista. Fu proprio qui che debuttò il motore Ferrari 375 e, sempre qui, la Ferrari 158, progettata dall’ingegnere modenese Mauro Forghieri, conquistò la sua prima vittoria nell’Aprile del 1964.
Con la presenza delle più importanti scuderie, Siracusa ospitò alcuni dei piloti protagonisti di quegli anni storici per la Formula 1, come Alberto Ascari, Lorenzo Bandini, Jack Brabham, Jim Clark, Juan Manuel Fangio, Nino Farina, Graham Hill, Stirling Moss, Jo Siffert, John Surtees, Luigi Villoresi.
A seguito delle normative internazionali in materia di sicurezza, nel 1968, il circuito venne dichiarato inagibile e il rombo delle monoposto di Formula 1 smise di sentirsi tra il fruscio degli alberi siciliani. Tuttavia, dal 1962 al 1965, le vetture della categoria regina furono ammesse anche al Gran Premio del Mediterraneo sul circuito di Pergusa, nell’entroterra siciliano, dove Lorenzo Bandini conquistò la sua prima vittoria in Formula 1.
1951: Il primo Gran Premio di Siracusa
I semafori si spensero per la prima volta alle 15:00 del pomeriggio dell’11 marzo 1951. Sei le Ferrari iscritte alla partenza su undici monoposto e, proprio una di quelle sei vetture di Maranello tagliò il traguardo con Gigi Villoresi al volante, davanti al compagno di marca Alberto Ascari, che ottenne il giro veloce in 2 minuti, sei secondi e due decimi.
In 16 edizioni disputate in totale, la Ferrari ne vinse undici lasciando alcuni successi agli avversari: la Lotus vincitrice di due edizioni e una vittoria a testa per Maserati, Cooper e Connaught – vinto da Tony Brooks nel 1955; la scuderia inglese battezzò proprio in onore di questa unica vittoria la sua monoposto “tipo Siracusa”.
Due settimane dopo la tragica scomparsa di Lorenzo Bandini a seguito del terribile incidente di Montecarlo, venne disputata l’ultima edizione del Gran Premio di Siracusa, il 21 maggio 1967, durante la quale ci furono due vincitori ex-aequo, Mike Parkes e Ludovico Scarfiotti, entrambi su Ferrari. Il motivo? La poca precisione del cronometraggio rilevato a mano e, in mancanza di elementi discriminanti, per un accordo stabilito tra i due piloti, forse in una forma di omaggio alla memoria dell’italiano.
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