Così Helmut Marko ha spiegato la differenza con la McLaren di oggi, spaventando gli avversari: “Non abbiamo spinto al massimo”
Un ottimo venerdì, quello visto a Budapest per la Red Bull: Helmut Marko, inizialmente scettico riguardo agli aggiornamenti portati dalla Red Bull Racing all’Hungaroring, ha dovuto ricredersi dopo le prime due sessioni di prove libere. Il pacchetto di aggiornamenti sembra aver avuto un impatto positivo sulle prestazioni della RB20, come ha spiegato Marko a GPblog.
Helmut Marko non era infatti sicuro di cosa aspettarsi dal nuovo pacchetto di aggiornamenti, dato che non tutti i precedenti aggiornamenti avevano avuto successo: “Ho detto ai ragazzi che il pacchetto doveva funzionare perché gli ultimi tre non avevano quasi avuto alcun effetto“, ha tuonato l’austriaco senza giri di parole.
Poi la considerazione sulle FP2 di oggi, dove Lando Norris ha preceduto Verstappen sia nel giro secco, sia sul passo gara (qui l’ANALISI completa dei passi gara): “La modalità della power unit della McLaren era a piena potenza mentre noi non eravamo completamente su di motore“, ha spiegato l’ottantunenne austriaco, spaventando completamente gli avversari visto che Red Bull è comunque sembrata parecchio competitiva.
Nonostante la prestazione di Norris, Marko ritiene che la Red Bull abbia attualmente la macchina più veloce, almeno nei long run. “Sì, i long run della nostra RB20 sono stati molto consistenti: Max era sempre sul 24.1, ed era decisamente stabile. Tutti i suoi giri erano in questa zona, mentre gli altri andavano sempre più in alto mano a mano saliva il degrado gomma”, ha chiuso Marko.
Foto: Oracle Red Bull Racing
