F1

‘Crashgate 2008’: il pazzesco episodio che cambiò la storia della Formula 1

di Stefano Zambroni

Scandali, incidenti e caos “mondiali”: la storia del Crashgate 2008, uno degli episodi più controversi di sempre in F1

Uno degli scandali più infami nella storia della Formula 1, che segnò profondamente sia il campionato che la reputazione dello sport: denominato da tutti come ‘Il Crashgate’, il Gran Premio di Singapore 2008 fu un crocevia fondamentale per la storia moderna del Circus.

Fernando Alonso, durante il celebre GP di Singapore del Crashgate 2008
Fernando Alonso, durante il celebre GP di Singapore del Crashgate 2008

Singapore 2008: il GP entrato nella storia

Il Gran Premio di Singapore 2008 fu storico per vari motivi: non solo rappresentò il primo GP notturno nella storia della Formula 1 (con illuminazione moderna realizzata da un’azienda italiana), ma fu, con il senno di poi, anche una gara cruciale nella lotta per il campionato tra Lewis Hamilton e Felipe Massa. La gara si svolse il 28 settembre sul circuito cittadino di Marina Bay, al suo debutto in F1 nell’800° GP della storia.

Fernando Alonso, alla sua prima stagione in Renault, si qualificò solo 15º a causa di problemi tecnici durante le qualifiche. Partendo da una posizione così arretrata, le sue possibilità di vittoria sembravano minime: tuttavia, il suo compagno di squadra Nelson Piquet Jr. si schiantò al giro 14, provocando l’uscita della safety car e ribaltando le sorti della competizione. Ma andiamo con ordine…

Piquet contro il muro: il colpo di scena

singapore 2008
Crashgate 2008: l’incidente di Piquet, al centro del caos

L’incidente di Piquet avvenne in un punto del circuito dove non vi erano gru per rimuovere rapidamente la sua Renault, in uscita da curva 17, rendendo inevitabile l’entrata della safety car. In quel momento, però, Alonso aveva già effettuato il suo pit stop, il che gli permise di prendere la testa della corsa quando tutti gli altri piloti dovettero rientrare ai box sotto il regime di safety car. E in un circuito cittadino, dove sorpassare non è semplice (come dimostra la vittoria di Sainz nel 2023), Alonso vinse la sua unica gara stagionale.

A prima vista, l’incidente di Piquet sembrò un errore di guida, ma le circostanze insolite sollevarono sospetti. Per quasi un anno, l’episodio rimase non indagato, fino a quando Piquet non venne licenziato dal team Renault a metà stagione 2009. Scontento per il trattamento ricevuto, Piquet rivelò alla FIA che l’incidente era stato orchestrato su ordine del team principal di Renault, Flavio Briatore, e del direttore tecnico, Pat Symonds.

Flavio Briatore, recentemente tornato in F1 dopo la radiazione in seguito al crashgate 2008
Flavio Briatore, recentemente tornato in F1 dopo la radiazione in seguito al Crashgate 2008

Crashgate 2008: l’indagine della FIA e la sentenza

La confessione di Piquet scatenò una serie di eventi che portarono ad un’indagine formale della FIA. Le prove raccolte, comprese le testimonianze di Piquet e le comunicazioni radio, confermarono che l’incidente era stato deliberatamente pianificato: il team Renault aveva messo in atto una strategia per manipolare l’esito della gara, con Piquet che ha seguito l’ordine esplicito di schiantarsi in un punto specifico del circuito, ovvero curva 17.

Il 21 settembre 2009, la FIA tenne un’udienza a Parigi per decidere le sanzioni contro Renault: la scuderia di Enstone ammise la colpa e annunciò che Briatore e Symonds avevano lasciato il team. La FIA decise dunque di bandire a vita Briatore dalla Formula 1 e impose a Symonds una sospensione di cinque anni sempre da quello che era il Circus. Il team Renault ricevette invece una squalifica sospesa di due anni, il che significava che sarebbero stati banditi solo se avessero commesso un’altra violazione grave entro 730 giorni.

Pat Symonds, bandito per cinque anni dalla F1 dopo il Crashgate 2008
Pat Symonds, bandito per cinque anni dalla F1 dopo il Crashgate 2008

Le reazioni del mondo dello sport

Chiaramente, a sentenza emanata la F1 fu coinvolta un terremoto incredibile: la credibilità dello sport fu minata, tanto che alcuni dubitarono della lealtà del mondo attorno al Circus. Nelson Piquet Jr. perse il suo sedile e non rientrò più in Formula 1, girando le diverse categorie secondarie come la Formula E, vincendo anche 2 GP.

Alonso invece continuò la sua carriera senza problemi, dichiarando di non essere mai stato a conoscenza delle vicende successe all’interno del Crashgate 2008. Symonds e Briatore sono infine tornati entrambi in F1, “ripulendo” la loro immagine dall’incidente.

Foto: Formula 1, Flavio Briatore

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