GP di Madrid in F1 a rischio? E avanzano Sudafrica e Ruanda

di Walter Izzo

Problemi organizzativi per il GP di Madrid in F1, ora a rischio a causa di sponsor. E nel frattempo si alzano le percentuali di Sudafrica e Ruanda

Ancora clamorose indiscrezioni circolano nel paddock del circus. Le così famigerate “voci di corridoio” stanno infatti caratterizzando la F1 in queste ultime ore: dopo lo scossone di ieri per il “caso Andretti”, spunta oggi un’importante novità in merito al GP di Madrid. Il futuro GP di Spagna, annunciato dalla F1 in gennaio e che con ogni probabilità sostituirà l’ormai storica tappa di Barcellona, sarebbe difatti subito a rischio, a causa di mancanza di accordi tra i vari sponsor per lo svolgimento dell’evento.

GP di Madrid in F1: la mancanza di sponsor potrebbe portare ad un clamoroso dietrofront del governo sul GP, previsto per il 2026

In soldoni, il problema per il GP di Madrid è esattamente la mancanza di fondi (che derivano proprio dagli sponsor che organizzano l’evento) da dare a F1 e Liberty Media: una cifra che si aggira intorno ai 250 milioni di dollari nell’arco di dieci anni, vale a dire 25 milioni ogni annualità. Una cifra chiaramente importante e impattante anche per le casse della comunità madrilena e del governo spagnolo, che non a caso comincia ad osteggiarne il possibile svolgimento, storcendo il naso ad un esborso così elevato. Il GP nella capitale iberica tornerebbe a distanza di 45 anni dall’ultima volta, vinta dalla Ferrari del grande Gilles Villeneuve nel lontano 1981, e ospiterebbe l’edizione numero 10 della propria storia.

Stefano Domenicali, al momento dell’annuncio del GP di Madrid per il decennio 2026-2035, aveva così commentato: “Madrid è una città incredibile con un patrimonio sportivo e culturale straordinario e l’annuncio di oggi (gennaio 2024, ndr) inizia in modo entusiasmante nuovo capitolo per la F1 in Spagna. Vorrei ringraziare il team dell’IFEMA Madrid, il governo regionale e ll sindaco della città per aver messo insieme una proposta fantastica, che incarna davvero la visione della Formula 1 di creare uno spettacolo di sport e intrattenimento per più giorni che offra il massimo ai fan e abbracci innovazione e sostenibilità“.

Madrid out e Africa in? Le speranze di Ruanda e Sudafrica

Nelle ultime settimane si è inoltre tornati prepotentemente a trattare il tema Africa in F1: dalle parole di Domenicali a quelle del capo FIA Ben Sulayem, sino a quelle di Lewis Hamilton, si è tornati a discutere su uno straordinario ritorno del motorsport nel continente africano. Lì la F1 avrebbe avviato importanti trattative con i governi di Ruanda e Sudafrica, e al momento non è da escludere un possibile ingresso di uno (difficilmente entrambi) dei due circuiti nel calendario 2026.

GP di Madrid in F1 a rischio? Nuove speranze dunque per la F1 in Africa, sogno di Lewis Hamilton, qui in foto con Leclerc

La situazione però è diametralmente opposta tra i due eventi: in Ruanda, la F1 avrebbe trovato un’intesa per l’organizzazione dell’evento, ma tuttavia non vi sarebbero ancora le condizioni per lo svolgimento. Non è pertanto un segreto che è in corso un’epidemia che ha colpito violentemente il Paese, la quale si somma alla mancanza di fondi (e sponsor come a Madrid) per la realizzazione del weekend. Tuttavia, i rapporti tra le due parti sono ottimi, in quanto F1 concluderà la propria stagione proprio in Ruanda, con l’evento del “gran gala” di fine anno che si svolgerà lì.

In Sudafrica, nazione cui la F1 ha già corso in passato sulle strade del Kyalami, il circus è assente dal 1993 (a vincere lì fu Alain Prost), e il governo ha presentato la propria offerta sul tavolo di Stefano Domenicali. Il Paese avrebbe infatti in mente di organizzare il proprio fine settimana di F1 non più sulla vecchia pista del Kyalami, bensì di cercare una nuova soluzione in una delle sue grandi metropoli, Città del Capo e Johannesburg.

A proposito di ciò, il ministro dello sport della Repubblica del Sudafrica Gayton McKenzie, ha così parlato: “la F1 in Sudafrica arriverà sicuramente. La F1 ha detto che sono ansiosi di venire, ci hanno detto cosa faranno e noi daremo loro ciò di cui hanno bisogno per venire. C’è ancora una grande battaglia in questo momento, se sarà a Città del Capo o Johannesburg“.

Foto: F1

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