Lando Norris ha ormai visto sfumata l’occasione di lottare per il titolo di Formula 1 2024: Verstappen ha già il match point a Las Vegas
Nonostante sia ancora matematicamente in corsa per il campionato, le speranze di Lando Norris sono ormai sfumate. Come ha fatto il pilota McLaren a perdere il vantaggio della sua monoposto? Ripercorriamo le tappe di questa stagione.
Dal Bahrain a Miami: la McLaren rincorre
Norris ha iniziato la stagione senza la vettura migliore. Nei primi GP, il divario di prestazioni tra Red Bull e McLaren era evidente e difficile da colmare. I punti persi a inizio campionato non sono colpa né del pilota né del team: proprio come nel 2023, la Red Bull era semplicemente troppo forte per tutti.
Imola, Monaco, Canada e Spagna: nessun errore, ma i punti pesano
Norris arriva a Imola fresco della sua prima vittoria in carriera a Miami, grazie agli aggiornamenti della McLaren e a una safety car che ha favorito la sua strategia. Gara dopo gara, la McLaren sta diventando l’auto da battere. Verstappen parte in pole, ma Norris dimostra un ritmo tale da mettere in discussione la vittoria dell’olandese. La rimonta però arriva troppo tardi: Verstappen primo, Norris secondo.
A Monaco, McLaren e Ferrari si equivalgono e si spartiscono le prime posizioni (Leclerc, Piastri, Sainz, Norris). Qui la Red Bull fatica, ma Norris viene battuto dal compagno, perdendo l’occasione di recuperare punti preziosi. In Canada, nonostante il terzo posto in griglia, Norris passa in testa ma chiude nuovamente secondo dietro a Verstappen, questa volta per una strategia poco efficace.
Il primo squillo stagionale in qualifica arriva a Barcellona, dove conquista la pole, ma dopo la prima curva è già terzo. Il suo ritmo resta imbattibile, ma deve accontentarsi del secondo posto: anche qui la rimonta parte troppo tardi.
Dall’Austria all’Ungheria: incidenti e ordini di scuderia
A metà stagione, la battaglia tra Verstappen e Norris si infiamma, raggiungendo l’apice in Austria. Qui i due arrivano a contatto: Norris si ritira, mentre Verstappen raccoglie qualche punto e allunga il distacco.
A Silverstone, una strategia discutibile della McLaren costa a Norris la vittoria, relegandolo al terzo posto, ancora dietro a Verstappen. In Ungheria, un ordine di scuderia inatteso: Norris, dopo aver preso la leadership per un errore strategico del box di Piastri, deve cedere la vittoria al compagno. Altri 7 punti persi.
Monza e Baku: quanti rimpianti
Anche se in Belgio Norris perde solo 2 punti da Verstappen, la McLaren non era davvero in lizza per la vittoria contro Mercedes e Ferrari, quindi questo GP si può escludere.
I GP di Italia e Azerbaigian, invece, sono pieni di rimpianti. A Monza, fresco di una vittoria dominante a Zandvoort, Norris conquista la pole, ma in partenza si ostacola con Piastri e, grazie a un’ottima strategia Ferrari, termina solo terzo. Anche il weekend di Verstappen è deludente, ma Norris avrebbe potuto guadagnare punti importanti.
A Baku, un errore in qualifica costringe Norris al 15esimo posto in griglia. Nonostante chiuda la gara davanti a Verstappen, arriva solo quarto, mentre il compagno Piastri vince, dimostrando il potenziale della McLaren.
La fine del sogno: il GP del Brasile
Prima del Brasile, restano tre gare: a Singapore Norris domina, mentre ad Austin e Città del Messico, chiude rispettivamente quarto e secondo. Ma, con la Ferrari come rivale principale e manovre oltre il limite da parte di Verstappen, questi risultati non entrano nella lista degli errori.
In Brasile, però, è Norris a sbagliare. Dopo aver conquistato l’ennesima pole, con Verstappen 17esimo in griglia, è l’occasione perfetta per riaprire il campionato. Al traguardo, però, Verstappen è primo e Norris sesto, e il mondiale è ormai irraggiungibile. Gli errori in partenza e nelle ripartenze successive gli costano posizioni cruciali, mentre Verstappen, favorito anche dalla bandiera rossa, compie una rimonta spettacolare.
Dopo il GP di Miami di inizio maggio, Norris era a 52 punti di ritardo. Oggi, dopo sei mesi di dominio McLaren su Red Bull, il divario è salito a 62 punti. Con tre weekend ancora da disputare, Verstappen può permettersi di perdere anche 2 punti a Las Vegas per laurearsi campione del mondo. Il Brasile ha segnato la fine di un sogno, ma anche un nuovo punto di partenza: Norris e McLaren dovranno fare tesoro di ogni errore per puntare ancora più in alto la prossima stagione.
Foto: McLaren, F1