F1

Ferrari a Las Vegas soffrirà il gelo? Le aspettative

GP decisivo per Ferrari a Las Vegas, con il Cavallino chiamato a vincere. Ma la Rossa soffrirà il gelo atteso del weekend o rispetterà il pronostico?

L’abbiamo detto da inizio stagione, lo si sbandiera ormai da tempo, e ora è finalmente arrivato il momento: la settimana del GP di Las Vegas entra nel vivo, e per Ferrari è inevitabilmente tempo di guadagnare punti nella classifica Costruttori. Un weekend troppo importante per la squadra di Maranello, chiamata a esaltare la SF-24 su quella che sulla carta è, tra le piste rimaste in calendario, la migliore per caratteristiche tecniche. Ma non è tutto oro ciò che luccica, poiché un occhio di riguardo va dato pertanto al meteo, gelido a quanto sembra, possibile guastafeste per Vasseur e i suoi, dato che tornerà con ogni probabilità di attualità il più grande difetto della monoposto rossa: riscaldare le gomme.

Ferrari a Las Vegas per il colpo grosso? Occhio però al freddo, possibile rivale per la Rossa durante il weekend

Nel dettaglio, e con ordine, la domanda di tutti è: perché però proprio Ferrari dovrebbe soffrire di queste condizioni rigide? Un esempio lampante sono i weekend disputatisi in Canada e Singapore: nel caso della gara di Montréal, la Rossa soffrì la pioggia copiosa di tutto il weekend e di conseguenza un brusco abbassamento della temperatura dell’asfalto; mentre per ciò che concerne la gara di Marina Bay, la qualifica ha semplicemente rovinato quello che doveva essere una tre giorni perfetta per il Cavallino, con le bandiere rosse che hanno (e non di poco) incentivato il crollo della temperatura dell’asfalto. Insomma, Ferrari soffre il freddo.

Il punto debole come punto di forza? Il paragone con il 2023

Oltre però all’abbassamento termico, la vera chiave di lettura sta nel mettere in temperatura la gomma (qui il comunicato Pirelli), con Ferrari che, svariate volte con entrambi i piloti, ha riscontrato enormi problemi nel trovare il giro perfetto nel momento cruciale in questa stagione. Un qualcosa che appare essere un grosso svantaggio il sabato (la Rossa vanta solamente 4 pole all’attivo quest’anno), ma redditizio la domenica, poiché il tardivo “mettere in temperatura la gomma” diventa automaticamente sinonimo di minore usura dei pneumatici.

Carlos Sainz con la sua Ferrari a Las Vegas: la SF-23 dominò il sabato per poi soffrire in gara, concludendo in seconda posizione

Quest’ultima chiave di lettura non è banale poiché sinonimo di tanto e duro lavoro a Maranello, ove si è fermamente deciso di invertire la rotta intrapresa la passata stagione, in cui Ferrari brillava il sabato per poi sbiadire la domenica. Anche qui altro esempio lampante: Azerbaijan. In terra azera, Ferrari e Leclerc conquistavano la prima di ben 7 pole position di quella stagione (condita da un solo successo, quello di Carlos Sainz a Singapore), battendo le due Red Bull di Verstappen e Perez, per poi però crollare a picco in gara, e concludere ad un anonimo distacco di ben oltre 10 secondi dal leader Sergio Perez.

Come vi avevamo riportato negli scorsi giorni, Charles Leclerc ha già anticipato la stampa, parlando di cosa si aspettano lui e il Cavallino dall’appuntamento americano: “Penso che sulla carta sia un tracciato dove dovremmo ottenere buoni risultati. Tuttavia, il fatto che abbiamo migliorato molto la gestione delle gomme, significa che su una pista così fredda sarà difficile mettere le gomme nella giusta finestra. Sulla carta, la situazione è ancora positiva. Forse non così positiva come l’anno scorso, ma vedendo quanto tutto è vicino, e credo che avremo la possibilità di vincere”. Tutti i presupposti quindi per invertire il trend e tornare a vincere. Nonostante il freddo.

Foto: Scuderia Ferrari HP

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