Si è espresso George Russell sul comunicato della GPDA pubblicato recentemente, dichiarando anche la propria posizione sui recenti avvenimenti legati alla FIA.
Agli inizi del mese di Novembre, la Grand Prix Drivers Association, cioè l’associazione a cui possono aderire i piloti di Formula 1 attualmente attivi in griglia, aveva pubblicato un comunicato sui social, attraverso il quale venivano chiesti chiarimenti e trasparenza alla Federazione Internazionale dell’Automobile (FIA), oltre a dichiarare la posizione dei diretti interessati sulla questione dei vari linguaggi inappropriati che la FIA avrebbe sanzionato nell’ultimo periodo, da Max Verstappen a Charles Leclerc. Sembrerebbe, quindi, che le crepe attorno all’organizzazione che dirige la Formula 1 stiano aumentando, non solo per le penalità iscritte, ma anche per la dipartita di vari elementi al vertice della stessa.
Durante la conferenza stampa che anticipa il Gran Premio di Las Vegas, infatti, George Russell – il quale è il direttore della GPDA – ha risposto ad alcune domande a tal proposito, dichiarando la propria opinione come pilota in merito all’argomento, oltre anche quella sul recente saluto del Direttore di Gara, Niels Wittich, della scorsa settimana, avvenuto poco prima dell’inizio dell’ultima triple header di questa stagione, che parte dal Nevada per poi finire sul circuito di Yas Marina, passando per Lusail.
Proprio partendo da questo tema, alla domanda se l’associazione dei piloti fosse a conoscenza della dipartita del dirigente tedesco posta da Sky Sports F1, il pilota britannico della Mercedes-AMG Petronas ha chiarito che i piloti non ne fossero all’oscuro, cogliendo l’occasione per ribadire nuovamente il messaggio che i protagonisti dello sport dovrebbero essere tenuti più in considerazione, soprattuto nelle decisioni che li riguardano in maniera ravvicinata.
“È stato un po’ una sorpresa, credo, per tutti. E ora, c’è una pressione enorme sul nuovo direttore di gara” ha dichiarato George Russell. “Mancano solo tre gare. Quindi penso che per noi… Spesso, come piloti, probabilmente ci sentiamo come gli ultimi a scoprire queste cose. E quando ci riguardano direttamente, sarebbe bello essere tenuti al corrente e avere una comprensione delle decisioni che vengono prese. Quindi, vedremo. Sono sicuro che il nuovo direttore di gara gestirà la situazione senza problemi, ma di sicuro non è una gara facile per un nuovo direttore di gara“.
Per quanto riguarda questa scelta della Federazione, invece, il numero 63 ha chiarito la sua posizione da pilota, piuttosto che quella da direttore della Grand Prix Drivers Association, facendo appello al lavoro di squadra per cambiare le cose: “Beh, posso parlare solo a nome mio e non degli altri piloti, ma penso che non sia un segreto che alcuni non fossero felici delle decisioni che venivano prese. Ma alla fine della giornata, credo che se si fosse lavorato insieme a noi, avremmo potuto aiutare a migliorare la situazione. Penso che a volte assumere e licenziare non sia la soluzione. Bisogna lavorare insieme per migliorare il problema. Quindi vediamo cosa porterà questa nuova era, ma ogni volta che c’è un cambiamento, bisogna fare un passo indietro prima di fare due passi avanti“.
Inoltre, riguardo al comunicato diffuso qualche giorno fa, rispondendo alla domanda del The Athletic, se ci fosse stata una risposta o meno da parte della FIA o del suo Presidente, George Russell avrebbe negato che ci sia stato un confronto con i vertici, non escludendo, tuttavia, che potrebbe esserci qualcosa in futuro. É stato toccato anche il tema delle multe, chiedendo al pilota, vincitore del Gran Premio d’Austria di quest’anno, se si avesse chiarezza della destinazione dei soldi che provengono dal pagamento delle sanzioni, rimandando a delle conversazioni avvenute in precedenza, non quindi recenti.
“No, penso che, in definitiva, quando abbiamo sentito la FIA un paio di anni fa, in occasione delle elezioni presidenziali, parlavano di trasparenza, dicendo che i soldi sarebbero stati reinvestiti nelle gare a livello giovanile, il che noi sosteniamo. E naturalmente, quando si tratta di multe ingenti, ci sono alcuni piloti in griglia che possono permettersi tranquillamente queste multe. Ma ci sono anche dei debuttanti in griglia che, se ricevono una multa da 1 milione di dollari, non possono permetterselo. Ma se sappiamo dove questi soldi vengono reinvestiti, ad esempio nelle corse giovanili o in programmi di formazione, allora lo accettiamo. Come ho detto, vogliamo solo la trasparenza e la comprensione di ciò che è stato promesso fin dall’inizio“.
Il pilota ventiseienne di King’s Lynn, infine, avrebbe illuminato sull’obiettivo della GPDA, dichiarando tra le righe che, se in pista si è uno contro uno, al di fuori del tracciato, invece, l’intenzione dei piloti è quella di lavorare come un’unica squadra per migliorare la Formula 1, motivo che ha spinto poi alla creazione dell’account social.
“Penso che probabilmente abbiamo imparato dal passato che ogni volta che ci siamo espressi, diciamo, internamente, non è andato da nessuna parte. E come ho detto, noi piloti vogliamo solo il meglio per questo sport. Vogliamo migliorarlo, specialmente sotto il profilo della sicurezza, ma quando si tratta di decisioni durante la gara, vogliamo solo aiutare. Sono ormai un paio d’anni che non è cambiato molto quando abbiamo espresso i nostri pareri. E credo che tutti noi volessimo mostrare che siamo uniti come collettivo. E forse questo dimostrerà quanto seriamente prendiamo tutti insieme questo argomento“.
Foto: Mercedes-AMG Petronas F1 Team.