Nel 2016, la FIA tentò di modificare il format delle qualifiche del sabato, ma fu un clamoroso flop
Negli ultimi anni, la FIA ha sempre effettuato tentativi per rendere più spettacolari le sessioni per aumentare il numero di appassionati alla Formula 1. L’ultimo esempio è rappresentato dal format Sprint del weekend, in cui dalle tre sessioni di prove libere siamo passati ad una sola, con ben due qualifiche e due gare.
Nel 2016 eravamo proprio nel clou del dominio Mercedes, iniziato nel 2014 e destinato a durare fino al 2021, e pertanto la lotta per il Campionato Piloti era riservata solamente ai due alfieri del team di Stoccarda, Nico Rosberg e Lewis Hamilton.
Per cercare di creare un po’ più di spettacolo in un campionato il cui esito era noto sin dall’inizio, la FIA cercò di modificare il format delle qualifiche della stagione precedente, caratterizzato dai classici Q1, Q2 e Q3, e instaurato ben 10 anni prima. Così, il 4 marzo 2016 il Consiglio Mondiale della FIA introdusse il nuovo format delle qualifiche.
Qualifiche ad eliminazione del 2016: quali sono le novità?
Sempre nello stesso giorno, è stato definito il seguente format: la Q1 durerà 16 minuti, a differenza dei 18 del 2015. Dopo i primi 7 minuti viene eliminato il pilota più lento fino a quel momento, che si trova quindi in ultima posizione. Successivamente, ogni minuto e mezzo viene eliminato il pilota più lento, per un totale di 7 eliminazioni.
Lo stesso format vale per il Q2, con la durata questa volta di 15 minuti. Anche qui, dopo i primi 6 minuti, si procede con l’eliminazione del pilota più lento, in quindicesima posizione. Anche qui, ogni minuto e mezzo viene eliminato il pilota più lento, per un totale di 7 eliminazioni complessive.
Cambia invece il format del Q3: ci saranno 8 piloti, a differenza dei 10 del 2015, e la durata della sessione sarà di ben 14 minuti, contro i 12 della stagione precedente. La prima eliminazione avviene dopo 5 minuti, per garantire a tutti di effettuare un tentativo nella m finale della qualifica. Anche in questo caso, ogni minuto e mezzo viene eliminato il pilota più lento, per permettere ai soli due più veloci di battagliare per la pole position.
Gli esordi delle qualifiche ad eliminazione
L’esordio del nuovo format delle qualifiche ad eliminazione avvenne in occasione del Gran Premio di Australia, primo appuntamento della stagione 2016.
Il primo eliminato nella storia di questo format è stato Pascal Wehrlein, ora campione in carica della Formula E, al volante della Manor. Già dal Q1 però si iniziano a vedere i primi segnali di scricchiolio, in quanto nessun pilota nelle posizioni a rischio ha effettuato un tentativo per salvarsi, nemmeno la Red Bull di Daniil Kvyat, che partirà addirittura diciottesimo. Lo stesso copione si verifica nel Q2.
Invece, nel Q3, dopo che tutti hanno effettuato un primo tentativo, hanno deciso di restare tutti ai box, per risparmiare preziosi treni di gomme in vista della gara. Scesero in pista solo le due Mercedes, che si sfidarono per la pole, conquistata da Lewis Hamilton con 3 decimi di vantaggio su Nico Rosberg. Eloquente è l’immagine di Sebastian Vettel che camminava senza casco verso il parco chiuso mentre i piloti della Mercedes dovevano ancora partire per il loro ultimo tentativo.
Arriviamo così all’appuntamento successivo, in Bahrain. Così come accaduto in Australia, nel Q1 i piloti, dopo aver fatto un primo tentativo, sono tornati tutti ai box, aspettando passivamente la loro eliminazione. La trama è però la stessa del primo appuntamento della stagione: sono ancora solamente i due piloti della Mercedes a lottare per la pole position, con Lewis Hamilton che ha ancora la meglio su Nico Rosberg.
Le lamentele e il passo indietro della FIA
Al termine delle qualifiche in Australia, numerosi piloti avevano già espresso il loro parere negativo sul nuovo format: “Queste qualifiche fanno schifo, questa è la direzione sbagliata”, ha dichiarato un critico Sebastian Vettel. “Questo non è un asilo, non possiamo giocare con le persone che guardano la tv. All’inizio era un casino perché tutti devono fare il giro. Quando ci troveremo in piste come Montecarlo con poco spazio sarà ancora peggio, lo abbiamo detto varie volte.”
Sulla stessa lunghezza d’onda di Vettel anche i team principal delle principali scuderie: “Chiediamo scusa al pubblico, è evidente che questa formula non funziona. Torniamo subito al sistema di prima”, ha dichiarato subito dopo le qualifiche in Australia Christian Horner.
Ancora più diretto è stato Maurizio Arrivabene: “Adesso forse qualcuno capirà il motivo per cui eravamo contrari a questo format e lo dico prima ancora da tifoso che da responsabile di una scuderia. Gli ultimi minuti sono stati imbarazzanti”.
Infine, nonostante l’intera prima fila conquistata, anche Toto Wolff si è detto contrario al nuovo format: “Spazzatura, e lo so che in tv non si dovrebbe parlar male ma quando ci vuole… Di sicuro quando ci si accorge che per cercare di migliorare le cose poi si fa peggio, allora è il caso di sedersi intorno a un tavolo e vedere di intervenire per tornare indietro.“
Così, la FIA fu costretta a ripartire dal format delle qualifiche del 2015 a partire dal terzo appuntamento della stagione 2016, ovvero il Gran Premio di Cina: “Su richiesta unanime delle squadre in una lettera ricevuta oggi da Jean Todt e Bernie Ecclestone, rappresentante dei diritti commerciali della F.1, questi hanno accettato, nell’interesse del campionato, di presentare una proposta alla F.1 Commission e al Consiglio Mondiale del Motorsport per tornare al format delle Qualifiche utilizzato sino al 2015“, recitò il comunicato della FIA. “Jean Todt e Bernie Ecclestone hanno accolto con favore l’idea avanzata dai team di poter avere una valutazione globale del format dell’intero fine settimana di gara per il 2017.”
Nonostante questa ultima frase speranzosa riportata nel comunicato ufficiale della FIA, il format delle qualifiche ad eliminazione non vide mai più la luce in un weekend di Formula 1, con i piloti, i team e gli spettatori che furono ben contenti di tornare al classico format, il quale è tuttora in vigore.
FOTO: FIA, Formula 1, Nico Rosberg, Pascal Wehrlein.