Secondo la nota diffusa Pirelli, in vista del Gran Premio di Abu Dhabi, il graining potrebbe giocare un ruolo fondamentale in ottica gara.
Domenica andrà in scena l’ultimo Gran Premio di un stagione entusiasmante. Il circuito di Abu Dhabi, per la quinta volta nella sua storia, sarà decisivo per l’assegnazione di un mondiale. Infatti, c’è ancora il titolo costruttori in gioco con la McLaren in testa alla classifica con 21 punti di vantaggio nei confronti della Ferrari.
La Rossa, per poter tornare a vincere un titolo che manca da quasi vent’anni, ha bisogno di una doppietta in ogni caso e sperare che una delle due McLaren non arrivi in terza posizione. I presupposti per una gara divertente ci sono tutti con l’incognita gomme, scopriamo il perché.
La Pirelli ha appena diffuso la sua consueta nota ufficiale spiegando il graining potrebbe giocare un ruolo fondamentale nella gara di Abu Dhabi. Di seguito il comunicato ufficiale da parte del noto fornitore di pneumatici:
“Le forze esercitate sugli pneumatici sono in generale medio-basso, vista la scarsità di curve ad alta velocità. L’asfalto offre scarsa aderenza e ha un livello di rugosità nella media stagionale. Le temperature giocheranno un ruolo importante: va considerato che due delle tre sessioni di prove si svolgono sotto la luce naturale, FP2 e la gara a cavallo del tramonto e le qualifiche interamente di sera.
Pertanto, le condizioni dell’asfalto possono mutare velocemente man mano che le temperature calano così come l’evoluzione della pista dovuta alla sua gommatura sarà molto rapida, soprattutto nei primi giorni, anche grazie alle tre serie di supporto – F4 UAE, F1 Academy e F2 – in calendario nel fine settimana. Su una pista dove il graining può avere un impatto significativo e, come già citato, offre possibilità di sorpasso grazie alle modifiche effettuate tre anni fa, la strategia su due soste è certamente quella preferibile, come peraltro si era visto un anno fa. Inoltre, l’undercut risulta essere molto efficace mentre la sosta singola impone un livello di gestione degli pneumatici molto elevato per limitarne il degrado prestazionale“.