Yuki Tsunoda in Red Bull? La stagione 2024 si è appena conclusa, ma rimangono ancora aperte le questioni sui piloti Racing Bulls per il 2025. Ignoto anche il sedile al fianco di Max Verstappen conteso tra vari piloti che orbitano intorno alla Scuderia di Milton Keynes.
Durante il test di fine stagione della scorsa settimana sul circuito di Yas Marina, il pilota giapponese Yuki Tsunoda ha avuto l’opportunità di poter provare la RB20, vettura con cui Max Verstappen ha vinto il suo quarto titolo mondiale consecutivo, eguagliando i grandi nomi della Formula 1.
Nonostante Milton Keynes possa festeggiare l’ottavo titolo per quanto riguarda il Mondiale Piloti, diverso è il comportamento della squadra in relazione a quello Costruttori; Red Bull Racing, infatti, ha chiuso il Campionato di Formula 1 dell’anno appena concluso in terza posizione, davanti a McLaren, campioni del mondo dopo ventisei anni, e alla Scuderia Ferrari. Gran parte del risultato è stato oggettivamente ostacolato dalle performance di Sergio Perez, distante ben 285 lunghezze dal suo compagno di squadra.
Proprio in riferimento alle scarse prestazioni del messicano durante il 2024 all’interno della squadra diretta da Christian Horner, è plausibile che proprio prima di Natale venga identificato il prossimo compagno di squadra di Max Verstappen, salutando così Perez. Helmut Marko ha, infatti, dichiarato che nei prossimi giorni verrà annunciata la coppia di piloti per la prossima stagione.
Tanti sono i nomi che sono stati fatti riguardo ai possibili sostituti del numero 11: Liam Lawson, Yuki Tsunoda, Isack Hadjar che ha appena concluso la sua stagione di Formula 2 alle spalle di Gabriel Bortoleto, ma in tempi recenti, Helmut Marko ha speso anche qualche parola d’apprezzamento nei confronti di Arvid Lindblad, promosso in F2 per il 2025. Da tenere, dunque, d’occhio il pilota britannico per le future line-up dei team di Formula 1.
Tuttavia, il più plausibile a vestire la tuta Red Bull sembrerebbe essere proprio il neozelandese, il quale ha chiuso la passata stagione con Racing Bulls dopo aver dovuto sostituire Daniel Ricciardo in seguito al Gran Premio di Singapore, mentre Isack Hadjar potrebbe occupare il posto al fianco di Yuki Tsunoda, il quale non è ancora da escludere in un eventuale passaggio alla Scuderia di Milton Keynes.
“Ho sentito molto su quanto siano rimasti impressionati, in particolare dal mio feedback. Questo non è venuto solo dagli ingegneri a bordo pista, ma anche dagli ingegneri che supportano a distanza dalla fabbrica di Red Bull a Milton Keynes. Mi hanno detto quanto fossero impressionati dal mio contributo. Questa era una delle aree su cui mi sono concentrato” riguardo alle sessioni avvenute sul circuito di Yas Marina lo scorso 10 dicembre, Yuki Tsunoda – che ha terminato la giornata in 17° posizione segnando un crono di 1:24.689 – è stato abbastanza convinto dei propri punti forti che Red Bull ha avuto modo di osservare.
“Credo che Red Bull sappia già che la mia velocità non è un problema. Invece, ciò su cui sono più focalizzati sono cose come il mio feedback, il mio comportamento all’interno del team e come mi comporto in auto. Probabilmente vedono queste aree come le più sconosciute. Quindi, tenendo conto di questo, ho continuato a fornire il feedback come sempre, cercando di comunicare in modo completo e con il maggior dettaglio possibile” ha continuato il pilota giapponese che, in quattro anni come parte del team satellite, non aveva mai avuto la possibilità di testare la vettura del Toro austriaco prima dei test di martedì scorso.
Tante anche le differenze all’interno delle due squadre elencate da Tsunoda: “Anche se i due team sono piuttosto diversi, ci sono alcune somiglianze, in particolare nell’atmosfera positiva. Il nostro team ha una sensazione molto italiana – cordiale, con molte espressioni fisiche e interazioni. Mentre Red Bull ha anche un’atmosfera molto energica, quasi come essere in un pub. Se dovessi fare un esempio riguardo al processo ingegneristico, Red Bull approfondisce ogni mio commento. Non lasciano nulla di intentato, fanno domande di follow-up molto dettagliate per esplorare ulteriormente ogni aspetto. Anche se hanno questa immagine energica quando si tratta dell’ingegneria e della macchina, sono incredibilmente precisi e attenti ai dettagli. In un certo senso, credo che questa precisione si allinei con l’attenzione ai dettagli tipica della cultura giapponese. Ho anche sentito una grande energia, dove tutti condividono liberamente i commenti senza esitazione. Questo non vuol dire che nel nostro team non ci sia questo, ma penso che le due squadre differiscano leggermente in questo aspetto“.
“Penso che le probabilità siano 50-50. Ovviamente sarei felicissimo se potessi correre per Red Bull, ma sono estremamente grato per tutto il supporto che sto ricevendo in questa situazione. Indipendentemente dal team con cui sarò, ciò che devo fare rimane lo stesso. Non si tratta solo di Red Bull. Per quanto ne sappiamo, VCARB potrebbe superarli nello sviluppo. Non è che debba per forza essere Red Bull. Non so cosa succederà, ma voglio solo fare bene e guadagnare punti. Salire sul podio a Suzuka sarebbe il sogno massimo. Ma per arrivarci, voglio aiutare a costruire una macchina migliore e un team migliore un giorno. Fino a quel momento, spero che tutti possano essere pazienti” ha concluso Yuki Tsunoda sull’eventualità di correre per Red Bull.
Foto: Formula 1, Oracle Red Bull Racing.